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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Negrar / Via Genova

Per le conseguenze dell'incendio di Coati «cittadini esasperati, pronti a scendere in piazza»

Il comitato Salviamo Parona e Arbizzano organizza una nuova manifestazione di protesta e aiuto i cittadini a costituirsi come parte lesa nell'inchiesta sul rogo al salumificio tra Negrar e Verona

Una nuova manifestazione di protesta, ma anche la possibilità per alcuni soci di proporsi come parte offesa nell'indagine penale in corso sull'incendio allo stabilimento Coati di Arbizzano. Il comitato Salviamo Parona e Arbizzano intende seguire tutte le strade possibili per tutelare i cittadini dopo il rogo che ha distrutto il salumificio nella frazione di Negrar. E per farlo gradirebbe anche una maggiore disponibilità proprio dal Comune di Negrar di Valpolicella.

Mercoledì scorso, 10 maggio, il comitato ha tenuto un'assemblea nella sala multifunzionale di Villa Albertini, per rendere conto dell'attività svolta in questi mesi. E oltre a fornire un resoconto, l'organo esecutivo del comitato ha spiegato che, in base ad alcuni requisiti, ci sarebbe modo per alcuni cittadini di costituirsi come parte offesa nell'inchiesta aperta dalla Procura di Verona per l'incendio alla Coati. E, infine, il comitato replicherà l'azione dimostrativa già organizzata il 25 marzo scorso.

La relazione sull'attività svolta dal comitato è stata presentata dal presidente del comitato Sergio Cucini. Oltre ai frequenti contatti telefonici, il comitato ha avuto la possibiltà di incontrarsi più volte con i rappresentanti dei Comuni di Verona e di Negrar, ottenendo rassicurazioni da tecnici e dagli amministratori locali. Il Comune di Negrar ha predicato trasparenza sui dati che riguardano le condizioni ambientali del paese dopo il rogo alla Coati, ma non sembra essersi dimostrato solerte nel condividere la documentazione in suo possesso con il comitato Salviamo Parona ed Arbizzano. Un disponibiltà alla collaborazione finora non del tutto dimostrata nei fatti, dunque, come evidenziato dall'avvocato del comitato Gregorio Zambrin. Avvocato che ha poi illustrato modalità, requisiti, diritti e doveri per accedere alla facoltà di costituirsi come parte offesa nel procedimento aperto in Procura.

È stata poi data la parola ai presenti, i quali hanno avanzato proposte, lamentele, richieste di delucidazione e appelli. Quanto è emerso durante l'assemblea è stato registrato e infine è stata votata la decisione di organizzare con tempestività una nuova manifestazione di protesta, questa volta in centro al paese. Una mobilitazione che, per il comitato, intende «testimoniare l’esasperazione degli abitanti per la puzza che è percepibile in tempi alterni in diverse aree e l’invasione di mosche della carne, che non risparmiano umani e animali, e che promettono disagi insopportabili all’aumento della temperatura, in assenza di provvedimenti di disinfestazione». Argomenti che si sono aggiunti alla «preoccupazione che quanto accaduto non abbia dimostrato l’inconciliabilità della dimensione dello stabilimento con il fragile e infrastrutturalmente inadeguato ambiente circostante».

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