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Cronaca

In due truffano un anziano e gli rubano tutti i risparmi

Il bottino di 15mila euro nelle mani di una coppia di fratelli ventenni. L'arresto in via Pallone

Avevano preso di mira un anziano di 88 anni e, facendo leva sui sentimenti che provava per il nipote, l’avevano depredato di 15mila euro, tutti i suoi risparmi. Gli avevano mentito dicendo che il parente navigava in cattive acque e gli servivano soldi per salvarlo. L’intervento provvidenziale dei carabinieri ha fermato in flagranza di reato due fratelli nomadi di Novara, di origine polacca, Elisa e Mirco Kopacz, rispettivamente 25 e 23 anni.

Passo indietro. Sono le nove di mattina quando al Bingo di Basso Acquar arriva una pattuglia di militari in borghese che nota una macchina sospetta, una Rover 25, nel parcheggio del locale con la coppia di fratelli a bordo. Lì i due si dividono: l’uomo entra nella sala scommesse mentre la donna prende un bus in direzione Borgo Roma. Il semplice riscontro della targa sulla banca dati dell’Arma fa così riaffiorare la ricca fedina penale del conducente. Dopo la chiamata ad un’altra pattuglia di rinforzo, comincia il pedinamento. Due militari seguono la donna fino alla casa di un anziano di 88 anni a Borgo Roma, mentre gli altri tengono d’occhio il complice.

Quel giorno i due Kopacz si muovevano in simultanea- precisa il capitano del Nucleo investigativo, Francesco Milardi-. Nello stesso momento in cui usciva la 25enne, il fratello portava la sua macchina verso il centro città. In uno dei bar più frequentati di piazza Bra si sono ricongiunti. Hanno sceso le scale in direzione della toilette e sono usciti dal locale poco dopo. Elisa era la più guardinga: ad ogni suo movimento si cambiava d’abito, per non farsi riconoscere. Quel giorno nella borsetta nascondeva due soprabiti, due berrette di lana e diverse paia di occhiali”. L’arresto è scattato in via Pallone, mentre stavano per risalire sulla Rover e far perdere definitivamente le tracce. Nelle tasche del giubbotto l’uomo aveva 15mila euro in contanti. Portati in caserma, i carabinieri hanno ricostruito l’intera faccenda con l’ausilio della testimonianza della vittima.

“La ragazza- continua Milardi- aveva contattato telefonicamente l’anziano pensionato una settimana fa, dicendogli di essere il notaio incaricato dal nipote per prelevare urgentemente tutto il denaro possibile e salvargli, così, la casa. Nei giorni successivi il nonno era corso in banca e aveva svuotato il proprio conto corrente e cedere i soldi al finto notaio”. Dopo la convalida dell’arresto per truffa aggravata, i due fratelli Kopacz sono stati trasferiti al carcere di Montorio.

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