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Cronaca

In ballo interessi economici e politici

L'assessore provinciale Codognola rincara la dose: "Frontiere da chiudere 20 anni fa"

“Non abbiamo posti di lavoro per i veneti, figuriamoci per gli stranieri”. Totalmente d’accordo con il governatore Luca Zaia è l’assessore provinciale ai Flussi migratori Giovanni Codognola, che va anche oltre le parole del presidente della regione ed attacca chi, invece, vuole che ci siano sempre nuovi stranieri in Veneto ed in Italia.

“C’è un duplice interesse da parte di chi vuole l’ingresso delgi stranieri in Italia – chiarisce Codognola –. Da una parte ci sono le aziende che vogliono tenere bassi i salari ed il costo della manodopera, che, è bene dirlo, è del 30/40 % più bassa rispetto ad altri paesi industrializzati europei. Dall’altra c’è l’interesse di una certa corrente politica, che chiamo quella dei ‘democristiani-chic’, che è strettamente collegata a quegli ambienti economici”.

L’assessore chiude dicendo che “se fosse stato per la Lega Nord le frontiere sarebbero state chiuse già 20 anni fa, prima della legge Martelli sull’immigrazione, che ha consentito l’ingresso nel nostro paese ad un numero spropositato di stranieri i quali, in seguito, hanno potuto essere regolarizzati grazie alle varie sanatorie effettuate negli anni”.

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