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Cronaca San Giovanni Lupatoto / Via Cesare Battisti

Impiegato di banca indagato: avrebbe imbrogliato per diversi anni i suoi clienti

La conferma arriva da una nota dello stesso gruppo bancario: "Unicredit conferma l'esistenza di un'indagine, avviata dalla questura di Verona riguardante un dipendente della propria filiale di San Giovanni Lupatoto"

La conferma arriva direttamente dal colosso del credito bancario: "Unicredit conferma l'esistenza di un'indagine, avviata dalla questura di Verona riguardante un dipendente della propria filiale di San Giovanni Lupatoto". A riportare la notizia è il giornale L'Arena, il quale afferma che l'impiegato sarebbe finito sotto la lente d'ingrandimento della Questura e dei vertici aziendali per diversi brogli messi in atto ai danni di numerosi clienti. Per il momento non sarebbe possibile sapere i numeri della vicenda, mentre il lavoratore sarebbe stato sospeso dall'azienda che annuncia: "La banca sta proseguendo le verifiche relative alle posizioni coinvolte, incontrando i clienti interessati e collaborando con le forze dell'ordine". Le indagini quindi proseguono, nel tentativo di portare a galla tutta la verità. 
Intanto il giornale scaligero, basandosi su alcune informazioni trapelate, ipotizza che le vittime delle truffe del dipendente Unicredit possano essere circa un centinaio e di una presunta appropriazione indebita di alcuni milioni di euro. Notizie che però non trovano conferme dal momento che i controlli sono tuttora in corso e che la vicenda si starebbe rivelando decisamente complessa: investigatori della polizia e ispettori dell'istituto di credito infatti stanno cercando di ricostruire questa maxi truffa che però andrebbe avanti da anni, con montagne di documenti falsi consegnati agli ignari clienti. 
Secondo L'Arena, il presunto truffatore approfittava di coloro che non utilizzavano l'home banking nel suo portafoglio clienti e che quindi non potevano vedere i movimenti in atto sul loro conto corrente: l'uomo allora avrebbe consegnato documenti falsi a queste persone, relativi all'acquisto mai avvenuto di titoli mentre lui incassava il denaro. Dove sia finito però questo tesoretto è ancora un mistero: gli investigatori stanno cercando di risalire al frutto del "lavoro" del 45enne ma per ora non si sarebbero sbilanciati, mentre alcuni vociferano di un giro di gioco d'azzardo nel quale sarebbe caduto. Lo stesso starebbe collaborando con le forze di polizia per fare chiarezza su questa ingarbugliata vicenda, per la cui soluzione bisognerà ancora pazientare. 
Come afferma la nota di Unicredi, "La vicenda è emersa a seguito di controlli interni predisposti dall'istituto e riguarda il portafoglio clienti di un solo gestore", ma secondo L'Arena il caso sarebbe esploso il mese scorso, quando alcuni clienti avrebbero notato che i soldi non venivano restituti, dando il via ad azioni legali contro l'istituto di credito. 
Ma come già detto, tutto è ancora piuttosto fumoso e in fase di accertamento. L'unica cosa certa è la rabbia di quelle persone che hanno affidato i loro risparmi all'uomo che ha tradito la loro fiducia. 

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