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Cronaca San Michele / Via San Michele

Faceva entrare clandestini dalla rotta balcanica. Già in carcere a Montorio

Le sue iniziali sono A.R.A. e insieme ad altre 3 persone è accusato di aver favorito l'immigrazione clandestina. Un giro di affari superiore a 400 mila euro annui

C'è anche un detenuto in carcere a Montorio, iniziali A.R.A. di quasi 34 anni e nato a Londra, tra i quattro destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Trieste. L'accusa per lui e per i suoi 3 complici è di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della immigrazione clandestina, con l’aggravante della transnazionalità. Oltre alle emissioni delle ordinanze, oggi 6 agosto sono state effettuate anche numerose perquisizioni per individuare l’intera rete del sodalizio criminale.

L'indagine è stata avviata dai Carabinieri del Ros nell’ambito del monitoraggio dei recenti flussi migratori della cosiddetta rotta balcanica ed è stata sviluppata in collaborazione con le polizie slovene, tedesche ed ungheresi, coordinate da Europol. Al centro delle indagini un gruppo criminale transnazionale di matrice pakistana, con base logistica a Milano

IL VIDEO DELL'OPERAZIONE DEI CARABINIERI DEL ROS

I militari hanno scoperto finte società di copertura, riconducibili a persone inesistenti e aperte grazie all’uso di documenti falsi. L'organizzazione criminale gestiva tramite queste società il trasporto e l’ingresso clandestino di pakistani, bengalesi ed afghani provenienti dall’Ungheria e diretti in l’Italia ed altri Paesi nordeuropei.

I Ros hanno documentato che i migranti clandestini pagavano circa 1000 euro e venivano trasportati a bordo di furgoni merci (sino a 36 persone per mezzo) presi a noleggio, preceduti da vetture staffette con il compito di segnalare la presenza di controlli. Una volta giunti a destinazione, i migranti erano abbandonati nelle zone di confine tra l'Italia e la Slovenia.

Le indagini hanno consentito di rintracciare oltre cento clandestini ed accertare un giro di affari superiore a 400 mila euro annui.

Oltre ad A.R.A. già in carcere a Verona, gli altri arrestati sono M.A., pakistano residente a Bolzano e classe '82, M.R.B., attualmente detenuto in Ungheria e K.I. già in carcere in Slovenia.

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