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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il meeting dei giovani approda a Soave

Il 12 e il 13 febbraio 300 giovani da tutto il Veneto. Incontri,progetti e forum

Due giorni di incontri, laboratori e forum: 500 storie di giovani, 11 laboratori tematici, tre importanti progetti regionali, alternati da spettacoli musicali e appuntamenti conviviali, trecento giovani in arrivo da tutto il Veneto, un intero paese mobilitato per garantire ospitalità e accoglienza ai protagonisti. Sono le fotografie del Meeting dei giovani, dal titolo “Effetto dinamo. L'esperienze che danno futuro”, presentato oggi, al centro culturale Marani dell'ospedale di Borgo Trento. L’appuntamento è per il 12 e 13 febbraio a Soave.

Un appuntamento, quello di Soave, che vuole essere una proposta per i giovani, ma non solo. "Il meeting deve servire per riflettere su tutti i modelli di vita effimeri e puramente estetici che proponiamo ai nostri giovani - spiega l'assessore regionale ai Servizi Sociali Stefano Valdegamberi -. La società tende a far diventare i giovani degli spettatori di una scena recitata da altri. Noi vogliamo, invece, che siano in grado di incidere per migliorare la società in cui vivono. Vogliamo che abbiano principi solidi, capacità di aprirsi agli altri, che siano in grado di superare l'egoismo e di vivere da protagonisti. I giovani devono diventare i protagonisti della vita di tutti i giorni. Spesso la società tende a lanciare messaggi che non stimolano all’assunzione di responsabilità. Basti pensare ai programmi televisivi che vengono proposti, dal Grande Fratello fino all’Isola dei famosi. Noi vogliamo invece dei giovani liberi dalle dipendenze e capaci di assumersi delle responsabilità. Di fronte ai problemi, dunque, non vogliamo che restino indifferenti o che si limitino a una critica distaccata, ma che abbiano la capacità di proporre azioni concrete e soluzioni”. È il lavoro principale che è stato fatto durante i due anni che hanno preceduto il Meeting 2010: “I giovani veneti - aggiunge Valdegamberi - sono ricchi di potenzialità: penso a chi fa volontariato, a chi passa le estati assistendo i disabili, ai volontari della protezione civile. Non sempre nei media vengono messe in risalto queste attività, anzi si parla molto di giovani per altri modelli, spesso negativi. Con il Meeting di Soave vorremmo portare sotto i riflettori dei media queste buone pratiche. Perché c’è bisogno che i giovani diventino non comparse, ma protagonisti”.

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