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Ikea alla Marangona. Tutto rimandato a dopo le elezioni, con chi ci sarà

Di sicuro cambierà l'amministrazione comunale, ma prima potrebbe anche il Consorzio Zai, con la presidenza di Gasparato in bilico a causa dei nuovi equilibri elettorali

La fine del mandato politico del Consiglio Comunale senza la convocazione dell'ultima assise, oltre alle polemiche, ha comportato la mancata approvazione di alcune delibere che da materia amministrativa diventano ora materia elettorale.

Tra la più importanti fra  queste mancate approvazioni c'è quella sull'accordo firmato tra Comune di Verona e Consorzio Zai sullo sviluppo della Marangona, che si porta con sé l'insediamento di Ikea e i relativi soldi del colosso svedese per il finanziamento della variante alle Statale 12.

Tutto rimandato a dopo le elezioni, sempre se nel frattempo Ikea non ha cambiato idea, come ha dichiarato Tosi a L'Arena. Tutto rimandato alle prossime elezioni, con chi ci sarà da una parte e dell'altra. Di sicuro cambierà l'amministrazione cittadina, anche se ciò non significa necessariamente che il progetto sarà bloccato. Tutto dipenderà dal risultato delle urne.

Ma è probabile che il cambiamento investa prima il Consorzio Zai rispetto al Comune di Verona. Sempre sul quotidiano locale si legge di una possibile dimissione del presidente Gasparato tra gli ordini del giorno del consiglio di amministrazione del Consorzio Zai. Dietro a queste dimissioni ci sarebbero delle motivazioni politiche, dato che Gasparato sostiene con Verona Domani il candidato di centrodestra Federico Sboarina e non la tosiana Patrizia Bisinella. E i tosiani nel cda del Consorzio Zai potrebbero far valere i loro voti per togliere la presidenza a Gasparato.

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