Ideologia del gender nelle scuole: Arcole stanzia convenzioni solo con chi non la insegna
Il Comune ha approvato la convezione per i finanziamenti pubblici alle scuole d'infanzia e agli asili nido privati o parificati, ma i soldi verranno erogati solo a quegli istituti che non si occuperanno del gender
"Diamo 700 euro per bambino residente, ma non a chi sceglie di diffondere questa teoria". Così riporta L'Arena e così è stato deciso nell'ultimo consiglio comunale di Arcole del 24 luglio. La teoria a cui si fa riferimento è quella del gender, interpretata da alcuni come un'ideologia che annulla le differenze di genere, confondendo i ruoli sessuali nei bambini e negli adolescenti. Al voto il rinnovo delle convenzioni con la scuola materna San Giuseppe, con il nido integrato di Arcole, con la scuola dell'infanzia Santa Maria Maddalena di Volpino e la scuola materna Madonna di Fatima di Gazzolo. Vittime del vincolo le scuole parificate e private, che difficilmente riescono a sopravvivere senza finanziamenti pubblici.
Su L'Arena, parla l'assessore ai servizi sociali di Arcole, Mariuccia Longo: "Il Comune erogherà per ogni scuola dell'infanzia 700 euro a bambino residente e quattromila euro per ogni bimbo disabile residente, a patto che non vengano introdotte nelle nostre scuole le teorie del gender". A ribadire il concetto, anche il sindaco uscente Giovanna Negro: "Nel caso questa teoria dovesse entrare nel programma educativo, ci riserviamo la facoltà di recedere dalla convenzione perché vogliamo tutelare i genitori e non fare discriminazioni di alcun tipo nelle nostre scuole".
Sebbene la proposta sia passata con la maggioranza dei voti, in consiglio si è acceso un forte dibattito e l'opposizione si è astenuta. Come riporta il quotidiano L'Arena, la consigliera di minoranza, Anna Ferraro ha fatto notare che "la teoria del gender non esiste a livello normativo. C'è molta confusione su questa materia: forse sarebbe stato il caso di indire una serata sull'argomento, per far superare questo timore ai genitori".
Più netta l'opposizione della consigliera Laura Cristani che, sempre su L'arena, dichiara: "L'attuale riforma scolastica del Governo Renzi introduce l'educazione alla parità di genere contro la violenza sessuale e di genere, non vedo alcun riferimento al tema gender nella nuova riforma. Dobbiamo avere l'onestà intellettuale di dare sempre informazioni corrette alla gente: il gender con la riforma scolastica, non c'entra nulla. Dunque a mio parere questa convenzione è illegittima. Chiedo che venga tolto ogni riferimento al tema del gender in convenzione". Tuttavia, la convenzione con il vincolo sembra essere legittima, almeno secondo quanto sostiene il segretario comunale, Francesco Corsaro.