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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Gruppo chiuso su Facebook segnala i posti di blocco: la rabbia della Polizia

Esplode un vero e proprio caso attorno al gruppo nato su Facebook dal nome "Posti di blocco a Verona e provincia". Il suo chiaro intento è quello di segnalare agli altri automobilisti la presenza delle forze dell'ordine sulle strade

Un gruppo chiuso su Facebook sta facendo molto parlare di se in queste ultime ore. Il suo nome è "Posti di blocco a Verona e provincia" ed il suo intento fin troppo esplicito: diffondere informazioni "utili" agli automobilisti per evitare i controlli da parte delle forze dell'ordine. Una sorta di "fanalata digitale" che ai tempi del Web corre davvero alla velocità della luce, arrivando a coinvolgere migliaia di persone ogni volta. Il problema è che se un automobilista viene visto sulla strada segnalare un posto di blocco a un altro, il primo rischia di essere sanzionato fino a 39 euro, mentre per la "fanalata 2.0" la situazione dal punto di vista giuridico è un po' più complessa.

Non si tratterebbe infatti di una violazione dell'articolo 153 del codice della strada, ma ad ogni modo esiste già almeno un precedente. Come riferisce l'Arena, infatti, una pr di Savona che aveva divulgato notizie via Web in merito ai controlli della polizia, ha ricevuto una denuncia per favoreggiamento alla guida in stato di ebbrezza. Ad ogni modo il nodo del problema resta soprattutto sul piano etico: giocare a guardie e ladri sulla strada, è davvero un comportamento che favorisce la nostra serenità? Il dubbio è più che legittimo, e gli incidenti mortali che capitano così sovente sono la testimonianza diretta di quanto la diffusione di notizie circa i posti di blocco della polizia, sia un'attività che più che far del bene rischia di nuocere a tutti gli automobilisti.

A pensarla in questo modo è sicuramente Girolamo Lacquaniti, dirigente della polizia stradale, il quale come riporta l'Arena ha dichiarato: "Tutti si riempiono la bocca con la sicurezza sulle strade. Domando ora a chi ha fondato e a chi partecipa a questi gruppi se si rendono conto che così rischiano di aiutare chi sta guidando ubriaco, o persino i delinquenti che devono sfuggire ai posti di blocco. Magari sono le stesse persone che si lamentano per i furti in casa. Poi così però aiutano i ladri a farla franca". Ragionamento ineccepibile, cui si aggiungono le dichiarazioni riferite sempre dall'Arena, del Comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura: "Questi comportamenti ricadono sui cittadini onesti, magari su quelli che finiscono ammazzati scontrandosi con chi guida ubriaco".

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