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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Partiti da Verona i pignoramenti per Vacchi, ma mr. Enjoy può dormire sonni tranquilli

Gianluca Vacchi, la star bolognese dei social, deve far fronte a 10 milioni di beni di lusso pignorati, ma i suoi fan possono stare tranquilli, la felicità di mr. Enjoy non è in pericolo

Gianluca Vacchi, la star dei social, è finito al centro delle cronache nelle ultime ore per una vicenda legata al pignoramento di beni del valore di 10 milioni di euro. La notizia è stata inizialmente riportata da Qn-Quotidiano Nazionale e subito dopo tutte le testate, locali e nazionali, hanno iniziato a rilanciarla sfoderando titoli dal sapore catastrofista del tipo "Vacchi nei guai", "I follower non bastano", etc.

Nello specifico, secondo Qn, i grattacapi per l'imprenditore bolognese riguarderebero l'essere divenuti esecutivi dei pignoramenti compiuti tempo fa da Verona per il mancato rimborso di un finanziamento fornito dall'allora Banco Popolare, per una decina di milioni, alla holding First Investments, della quale lo stesso Vacchi è amministratore, finito dunque successivamente in portafoglio al Banco Bpm, nato a gennaio dalla fusione tra il veronese Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano.

Sempre secondo le stime riportate da Qn, il prestito originario sarebbe stato vicino ai 30 milioni di euro, ma dopo i primi rimborsi, sarebbe finito nel novero dei crediti deteriorati. Gianluca Vacchi avrebbe cioè dal 2008 restituito due rate per circa un paio di milioni, ma la terza rata da altrettanti due milioni al 31 dicembre 2015 non era risultata saldata. Di qui l'avvio del procedimento conlcusosi con il pignoramente esecutivo di ville, yacht e beni di lusso per circa 10 mlioni di euro.

Tutto questo, ad ogni modo, se sembrerebbe essere motivo di preoccupazione per chiunque, in realtà non lo sarà poi molto per mr. Enjoy, il quale può contare su spalle (in questo caso "finanziarie") decisamente solide. A rilevare la cosa, in controtendenza rispetto a molti quotidiani che hanno ben presto strillato alla "crisi economica" in casa Vacchi, è stato Il Giornale. Camilla Conti in un'attenta analisi del patrimonio di Gianluca Vacchi stima che soltanto "la partecipazione indiretta di Gianluca Vacchi come persona fisica" alla Ima (società quotata in Borsa che fa macchine per confezionare tè, farmaci e cosmetici e che nel 2016 ha fatturato 1,3 miliardi di euro e che oggi capitalizza in Borsa attorno ai 3,2 miliardi), vale in trasparenza circa 254 milioni. Ma non sono solo questi ovviamente i guadagni di mr. Enjoy, tanto che allora stupisce il fatto che non abbia voluto saldare la terza rata del prestito dal quale il pignoramento milionario ha poi avuto origine. Ecco la spiegazione fornita sempre da Camilla Conti in merito a un episodio analogo che riguardava un prestito ottenuto dalla Popolare di Vicenza per l'acquisto di un immobile a Porto Cervo:

Vacchi doveva restituire 2 milioni nel 2015, ma non lo ha fatto. Perché? «Il mancato pagamento - si legge nella nota integrativa al bilancio - è connesso all'effettuazione da parte di Cofiva di alcune perizie sui rapporti accesi negli anni scorsi» con l'istituto berico, dalle quali «sarebbero emerse alcune irregolarità».

Vacchi ha quindi sospeso i pagamenti, inviato un reclamo a Vicenza contestando i presunti indebiti ed è ricorso all'arbitro bancario finanziario competente.

Qualcosa di analogo sembrerebbe essere avvenuto anche nel caso del prestito fornito da BPM, almeno secondo quanto riportato da Business Insider:

Nella nota integrativa del bilancio firmata da Vacchi, - spiega la giornalista Carlotta Scozzari - si legge che la First Investments, il 31 dicembre del 2015, “ha sospeso il pagamento delle relative rate di rimborso”, come definite dopo la rinegoziazione del prestito risalente al maggio del 2015, “in quanto, da un’analisi più approfondita delle condizioni contrattuali originarie, sono emersi profili di nullità e/o inefficacia delle stesse”. 

Conseguentemente – si legge sempre nella nota integrativa – l’8 settembre del 2016 “la società ha presentato specifico reclamo avverso l’istituto bancario, il quale ha risposto dapprima contestando le deduzioni formulate e successivamente inviando intimazioni di pagamento alla società. A fronte di tale diffida, la società ha risposto contestandone il contenuto e depositando specifico ricorso all’Arbitro bancario finanziario (Abf), nonché specifica azione di accertamento negativo del debito, depositata presso il tribunale di Verona in data 24 dicembre 2016″, ossia alla vigilia dello scorso Natale.

Insomma, pare proprio che la risposta data da Vacchi su Instagram intonando "mormora la gente..." di Jovanotti, sia tutto fuorché un estremo tentativo di mascherare la sua preoccupazione. "Mormora, la gente mormora... falla tacere praticando l'allegria. Un saluto dalla Turchia, - aggiunge ancora mr. Enjoy nel video - ci vediamo a Montecarlo stasera, a Saint Tropez domani"  salendo a bordo di un aereo. I suoi followers possono stare tranquilli, Gianluca Vacchi continuerà a produrre balletti buffi a raffica e a dormire sonni sereni, nonostante 10 milioni di problemi.

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