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Cronaca Lazise

Si getta nel lago per sfuggire all'arresto e rischia di annegare: ladro in manette

Già domenica scorsa era stato denunciato per il furto di un portafogli e lunedì sera è stato fermato per un altro reato contro il patrimonio, ma non prima di aver cercato in tutti i modi di farla franca

Pur di provare ad evitare l'arresto ha persino rischiato di annegare, ma questo non è bastato ad evitargli le manette per le accuse di furto aggravato e continuato, oltre che per resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di A.A., 23enne libico, già pregiudicato per reati contro il patrimonio e in Italia senza fissa dimora, che da qualche giorno imperversava sulle spiagge del litorale lacustre, tra Peschiera e la stessa Lazise, fino a quando non è stato fermato dai carabinieri. 

Tutto è partito da alcune segnalazioni giunte ai militari della stazione di Lazise, per i furti subiti da alcuni turisti: il giovane infatti approfittava della distrazione dei bagnanti per impossessarsi di alcuni portafogli e già domenica scorsa era stato sorpreso a rubare dagli stessi uomini dell'Arma, che lo avevano denunciato. Questo però non è bastatato a convincere il malvivente a desistere dai propri intenti e così sono proseguiti i colpi ai danni dei vacanzieri. Messi al corrente di quanto stava accadendo, i carabinieri hanno disposto mirati servizi di osservazione delle spiagge e dei luoghi di ritrovo turistici, fino a quando la loro attesa non è stata premiata nella serata di lunedì. 
In località Pacengo, una turista si era accorta del furto della propria borsa, nella quale erano presenti effetti personali e valori per un importo stimato in circa 1200 euro. Un bel colpo per il ladruncolo, ma i militari erano già pronti a rovinare il suo piano: intervenuti immediatamente hanno sorpreso A.A., il quale ha cercato di nascondersi tra alcuni cespugli, ma vistosi scoperto ha iniziato ha strattonare le forze dell'ordine per provare ad evitare l'arresto, arrivando a lanciarsi in acqua da un pontile, finendo quasi annegato. 
Salvato dagli stessi carabinieri, alla fine è finito in manette e in suo possesso è stato trovato anche uno zaino contenente alcuni cellulari, ritenuto dai militari il possibile provento di una giornata di furti. 
Condotto martedì mattina davanti al tribunale d Verona, è stato condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa.

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