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Cronaca San Zeno / Via Spagna

Furto alla Casa per la Nonviolenza. Mao Valpiana: "Una vigliaccata"

Il presidente del Movimento Nonviolento: "Hanno asportato un computer con i nostri dati e una memoria esterna, ma i soldi che avevamo in cassa li hanno lasciati"

Hanno asportato un computer con i nostri dati e una memoria esterna. Hanno rovistato nei documenti, buttando a terra faldoni, cartelline, come se stessero cercando qualcosa. Alcuni documenti sono stati sottratti. Hanno bevuto e mangiato, hanno messo le mani anche nella camera, negli archivi, nei cassetti, nel magazzino. E se ne sono andati lasciando le porte forzate.

Così Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, ha descritto sul suo profilo Facebook il furto e gli atti di vandalismo che hanno avuto luogo nella Casa per la Nonviolenza di Verona, in via Spagna. Un episodio grave e al tempo stesso strano per Valpiana perché gli intrusi "hanno visto la cassa con i contributi raccolti nella nostra ultima iniziativa della Lanterne di pace (circa 300 euro) - scrive Valpiana su Facebook - Ma li hanno lasciati lì, per far capire che non sono venuti per i soldi, ma per una sfida, per un dispetto, o perchè cercavano altro".

Il furto è stato scoperto ieri, 20 agosto, quando la Casa per la Nonviolenza di Verona è stata riaperta dopo la chiusura ferragostana. Valpiana ha fatto denuncia ed è convinto che la polizia farà luce su quanto accaduto. È stato aperto un fascicolo d'indagine e nella Casa per la Nonviolenza hanno operato anche gli uomini della polizia scientifica. "Una vigliaccata - conclude Mao Valpiana - contro il lavoro volontario e gratuito che in tanti facciamo".

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