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Cronaca Avesa / Via Indentro

Stava per mettere a segno un altro furto in casa: richiedente asilo arrestato

Poco prima aveva fatto un colpo in un appartamento di via Indentro, ad Avesa, e stava per svaligiarne un altro, quando alcuni residenti hanno udito alcuni strani rumori e hanno avvisato il 113

Un altro topo d'appartamento è finito in manette per mano degli uomini delle volanti, allertati da alcuni residenti di via Indentro, ad Avesa, che avevano udito i rumori provocati dal ladro nel tentativo di forzare la porta di una casa, dopo che aveva già messo a segno un colpo in un'altra. 

Erano circa le 4 della notte tra domenica e lunedì, quando al 113 sono pervenute le due segnalazioni dei cittadini, svegliati nel cuore della notte da quel baccano. Così le auto della questura si sono dirette sul posto e quando il ladro ha visto i poliziotti, ha cercato di dileguarsi scagliando contro uno di loro una bottiglia di vino. L'agente però è riuscito a schivare l'oggetto e subito dopo, insieme al collega, si è lanciato all'inseguimento del criminale che cercava di sfuggire al braccio della legge. Un tentativo però inutile, visto che la fuga si è rivelata decisamente breve, con il malvivente che una volta fermato ha ingaggiato una colluttazione venendo definitivamente bloccato, con qualche difficoltà.
I poliziotti hanno poi trovato in suo possesso un grosso cacciavite, lo stesso col quale aveva forzato le porte dei due appartamenti, e uno zainetto al cui interno erano presenti un tablet, un telefono cellulare ed alcuni apparecchi tecnologici prelevati poco prima dall’abitazione di un residente di via Indentro, a cui le volanti sono subito risalite nel corso del sopralluogo. L’abitazione oggetto del tentativo di furto, invece, presentava la porta d’ingresso palesemente forzata ed aperta.

È stato quindi arrestato con l'accusa di furto aggravato, tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, Masaneh Kanteh, 27enne del Gambia alloggiato presso il centro di accoglienza per richiedenti asilo Tenuta Costagrande. 
Portato lunedì mattina davanti all'autorità giudiziaria, l'uomo resterà in carcere fino al 5 luglio, così come disposto dal giudice, in attesa dell'udienza per direttissima. 

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