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Cronaca Bovolone / Via Giuseppe Garibaldi

Furti ai bancomat e fucili d'assalto: 2 persone in manette e 2 denunciate

Altre due persone risultano indagate dai carabinieri di Salò per alcuni colpi andati a segno e tentati nei mesi scorsi, tra i quali anche quello avvenuto presso la B.C.C. Cassa Padana di Bovolone l’8 novembre 2017

Sono scattate all'alba del 16 novembre le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Brescia su richiesta della procura, nei confronti di due cittadini italiani di origine sinti, un 43enne residente nel trevigiano e un 38enne nel padovano, ritenuti responsabili in concorso dei reati di detenzione illegale di arma da guerra ed esplosivo, ricettazione, tentato furto e furto ai danni di dispositivi bancomat presso istituti di credito, oltre a riciclaggio e incendio. Ad eseguirle sono stati i carabinieri della compagnia di Salò, in collaborazione con i comando provinciali di Padova, Treviso e Vicenza, i quali hanno denunciato in stato di libertà anche un 45enne e ad un 55enne sinti residenti in provincia di Padova, mentre altre due persone, un 25enne di origini sinti residente nella provincia di Padova ed una cittadina rumena 31enne della provincia di Treviso, risultano indagati per favoreggiamento reale e personale. Tutti e sei infine, sono stati oggetto di perquisizione personale e domiciliare da parte delle forze dell'ordine. 

L'indagine ha preso il via con il tentato furto ai danni del bancomat della Banca di Credito Cooperativo del Garda di Padenghe sul Garda, avvenuto il 14 ottobre 2017, durante il quale 5 individui (uno dei quali di "vedetta" armato di fucile d'assalto) hanno divelto in parte lo sportello bancomat e piazzato all’interno una carica esplosiva azionata da un dispositivo elettrico, provocando l’esplosione dell’ATM, senza però riuscire a mettere le mani sul contenuto della cassa. 

Partite immediatamente sotto la direzione della procura bresciana, le indagini dei carabinieri di Salò hanno permesso di risalire ad una Porsche Cayenne di colore bianco utilizzata dalla banda. Successivamente, grazie alla collaborazione con i colleghi trevigiani e mediante attività tecniche, gli uomini dell'Arma sono riusciti a localizzare il veicolo (poi bruciato dal gruppo criminale perché ritenuto non più "sicuro") e a raccogliere elementi di colpevolezza nei confronti dei 4 soggetti, che si sarebbero resi responsabili anche del tentato colpo del 1° novembre 2017 al bancomat della filiale Unicredit di Ozzano dell’Emilia e del furto aggravato presso la B.C.C. Cassa Padana di Bovolone, avvenuto l’8 novembre 2017 e che ha fruttato ai malviventi circa 8 mila euro. 
Infine, durante l'attivà investigativa, in provincia di Padova è stato sequestrato un fucile d’assalto, funzionante e completo di caricatore con 19 colpi, trovato all’interno di un tombino stradale usato dalla banda come nascondiglio. 

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