Per fuggire dai cinghiali, esce dal sentiero, scivola e si ferisce: 49enne tratto in salvo

Un escursionista veronese è stato tratto in salvo dal Soccorso Alpino in provincia di Belluno nella serata di martedì. Erano infatti le ore 18 quando l'uomo ha allertato la centrale del Suem, dicendo di essersi fatto male durante il giro ad anello della valle Carazzagno sul lago del Corlo.

Poche inizialmente le informazioni fornite dal 49enne di San Bonifacio: l'uomo parlava della Casa del Cuore e di località Forzeleta, senza però poter inviare le coordinate in quanto nella caduta aveva perso gli occhiali. Dalla stazione di Feltre sono così partiti quindici soccorritori, i quali hanno dato il via alle ricerche distribuendosi nella vallata, caratterizzata da saliscendi e fitta vegetazione, finché non sono riusciti ad avere un contatto vocale con il veronese, che è stato trovato molto fuori dal sentiero, lungo la verticale al Col Geremia, a 874 metri di altitudine.
Una volta raggiunto, il 49enne ha detto di essersi spaventato dopo aver incrociato dei cinghiali e di avere preso un canalino per scendere verso il basso, lungo il quale è poi scivolato. Fermatosi sopra un salto di roccia dopo essere ruzzolato per una trentina di metri, l'escursionista ha riportato la probabile frattura di tibia e perone, botte alle testa e un taglio sul polpaccio. I soccorritori dunque gli hanno prestato le prime cure, mentre si avvicinava l'elicottero di Trento emergenza abilitato al volo notturno, attivato dalla centrale del 118 per il recupero. 
Medicato dall'equipe sanitaria e imbarellato, il veronese è stato issato a bordo con il verricello e trasportato all'ospedale di Belluno: l'intervento si è così concluso intorno alle 23.30.