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Cronaca Chievo / Via Boscomantico

Nuove forze del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto a Farindola

Proseguono gli sforzi dei soccorritori all'Hotel Rigopiano dove anche oggi si continua a scavare alla ricerca di nuovi superstiti. Nel frattempo dal Veneto giungono ulteriori aiuti

Sono arrivati nella notte tra sabato e domenica a Penne i 25 soccorritori partiti nel primo pomeriggio di ieri per portare il cambio ai 29 tecnici veneti, impegnati senza sosta in Abruzzo negli ultimi giorni assieme ai colleghi provenienti da tutta Italia e agli altri enti preposti. Tutti gli uomini del Soccorso alpino e speleologico Veneto - II Delegazione Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete e VI Speleo Veneto - Trentino Alto Adige - sono stati destinati dal Dipartimento di Protezione civile sulla valanga che ha investito l'Hotel Rigopiano a Farindola, dove si sta continuando a scavare ininterrottamente e dove sta ancora nevicando, e domattina alle prime luci saranno operativi.

Alla squadra di 8 soccorritori lì impegnata da due giorni, ieri si sono uniti altri 11 tecnici, in precedenza inviati in numerose missioni nelle frazioni dei comuni isolati del Teramano. Partiti dal campo base di Penne venerdì mattina, i soccorritori ieri hanno provato ad entrare nella struttura sommersa dell'albergo da valle, tentando, una volta arrivati al tetto, di trovare degli accessi per scendere nelle stanze inferiori, come il passaggio da un camino risultato però bloccato.

Soccorso Alpino e Speleologico Veneto in aiuto all'Hotel Rigopiano

Alcune squadre hanno invece effettuato sondaggi ripetuti lungo la strada di accesso all'hotel ingombra di neve, per bonificare la via escludendo la presenza di persone e poter poi far intervenire i mezzi per ripulirla. Anche la giornata di ieri è servita a portare sollievo ai tanti residenti isolati da giorni nelle piccole frazioni dei comuni di Valle Castellana, come Pascellata e Ceraso, e Arsita.

I soccorritori hanno supportato il personale sanitario intervenuto in ambulanza e con l'elicottero del 118 di Como, hanno poi verificato casa per casa le condizioni di anziani e persone ammalate, portando medicinali o predisponendo la loro evacuazione. Si è spalata la neve su alcuni tetti e rifornito di benzina, generatori e beni di prima necessità le famiglie che lo hanno richiesto. Il rientro del primo gruppo di soccorritori è previsto per questa mattina.

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