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Cronaca

Spaccio in Valpolicella, un altro giovane spacciatore finisce in manette

Dopo aver posto ai domiciliari un 25enne due settimane fa, le indagini avrebbero portato i carabinieri di Sant'Ambrogio di Valpolicella ad arrestare un 23enne di Fumane che in casa nascondeva hashish e denaro contante

Era l'11 novembre quando i carabinieri di Sant'Ambrogio di Valpolicella hanno posto ai domiciliari A.N., 25enne residente nel Comune, eseguendo l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Verona, il dottor Luciano Gorra, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e calunnia. Il giovane era stato ritenuto responsabile di numerosi episodi di spaccio di droga, per lo più modesti quantitativi di hashish, ad una ventina di giovani del posto, fra cui alcuni minorenni.

Le indagini poi sono andate avanti sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica, la dottoressa Maria Federica Ormanni, e hanno portato i militari della Valpolicella a trarre in arresto, nella giornata di mercoledì, un altro giovane italiano ritenuto coinvolto nell'attività di spaccio: si tratta di F.R., 23enne operaio domiciliato a Fumane, che sarebbe stato trovato in possesso di oltre 270 grammi di hashish e circa 1000 euro in contanti, ritenuti essere dalle forze dell'ordine il frutto dell'attività illecita. 
Una volta che le indagini hanno indicato F.R. come possibile fornitore di A.N., i carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione presso il suo domicilio e nel pomeriggio di mercoledì lo hanno atteso sotto caso, al rientro dal lavoro. Il ragazzo avrebbe compreso immediatamente la situazione e avrebbe deciso di collaborare con gli uomini dell'Arma, consegnando loro la droga che teneva nascosta in un comodino della camera da letto. I militari hanno anche sequestrato il denaro contante che hanno notato nel medesimo cassetto, oltre ad un bilancino di precisione e ad un foglio manoscritto con annotati nominativi e importi, che verosimilmente rappresenta la "contabilità" dell’attività di spaccio e sul quale ora si concentrerà l’attenzione degli investigatori della stazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella.

F.R. è stato dunque dichiarato in arresto per detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio e ne è stata data comunicazione al al PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, la dottoressa Eugenia Bertini, che ha disposto di applicare la misura degli arresti domiciliari fino all’udienza per direttissima che si è svolta giovedì mattina.
Il Giudice, la dottoressa Maria Cecilia Vitolla, all’esito dell’udienza ha convalidato il provvedimento ed ha applicato la pena su richiesta delle parti di 10 mesi e 20 giorni di reclusione, 3000 euro di multa, con pena sospesa, rimettendo in libertà l’imputato.
Le indagini dei Carabinieri della Carabinieri di Sant’Ambrogio proseguiranno per individuare i canali di smercio della sostanza e la provenienza della stessa.

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