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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Fondazione Arena, ulteriore taglio da Roma. "Una disfatta di Tosi e Girondini"

PD e M5S attaccano dopo la diminuzione di quasi un milione di euro dei soldi destinati a Verona attraverso il fondo unico per lo spettacolo. "Colpa dello scadimento della proposta culturale"

Oggi pomeriggio, 8 ottobre, alle 18 si tiene la protesta del comitato Opera Nostra contro il quotidiano L'Arena, accusato di essere faziosamente schierato a favore della soluzione privata per la gestione del festival lirico.

Proprio L'Arena però ieri ha dato notizia di un possibile ulteriore taglio da Roma di quasi un milione di euro dei soldi destinati alla Fondazione Arena attraverso il fus, fondo unico per lo spettacolo. Ulteriore perché già altri enti, come Camera di Commercio e Agsm, hanno annunciato una diminuzione del loro contributo per la fondazione. Ma ulteriore perché anche negli anni scorsi c'erano stati progressivi tagli da parte del fus, che la Fondazione Arena aveva contestato, con sentenze favorevoli del Tar che il ministero impugnerà al Consiglio di Stato. Quindi la partita per i tagli degli scorsi anni non è ancora vinta e pare che per quest'ultimo taglio partita non ci sarà perché quasi sicuramente non ci sarà nessun ricorso al Tar.

La motivazione di questo tagli del fus è pane per le opposizioni. "La perdita della parte variabile del fus è legata alla qualità dell'offerta artistica - scrivono i consiglieri PD Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti - I tecnici del ministero della cultura non fanno altro che certificare il progressivo scadimento di una proposta culturale che il pubblico dell’Arena ci dice essere inadeguata già da molti anni nella maniera meno equivocabile possibile, ovvero andandosene da altre parti. Il cartellone povero di novità, l’uso massiccio delle repliche, la perdita di spettatori, sono tutte circostanze che noi come tanti altri abbiamo cercato di portare all’attenzione del dibattito politico, senza tuttavia ricevere considerazione né da parte del sindaco né tanto meno dall’ex sovrintendente". 

"Fuori da ogni polemica - concludono Bertucco e Bertolotti - questa nuova tegola in capo alla Fondazione Arena avvalora la nostra richiesta di una nomina ministeriale di spessore in grado di traghettare la Fondazione Arena fuori da questo infausto decennio politico e rimetterla sulla rotta del rilancio. Basta con le nomine a favore degli amici, basta con dirigenti inadeguati. La fondazione riparte solo se ci sono le competenze adeguate e la volontà politica di valorizzarle".

Anche il Movimento 5 Stelle interviene con il deputato veronese Mattia Fantinati che scrive: "Nella classifica delle 12 fondazioni liriche italiane, Verona è passata in un solo anno, dal quinto al nono posto. Una disfatta. Posizioni perse a causa dello scarso punteggio dato al numero di rappresentazioni, la varietà e la qualità delle stesse. Classifica che ha consentito il taglio del fus ed ha evidenziato l’incompetenza del duo Girondini-Tosi, non solo nella gestione della fondazione, comportando un commissariamento, ma anche per l’incapacità di cambiare rappresentazioni che avrebbero comportato una maggiore considerazione da parte del ministero".

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