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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Fondazione Arena, sindacati divisi. Possibile lo slittamento del referendum

Domani, 5 marzo, i lavoratori dovrebbero votare sì o no all'accordo sul risanamento dell'Ente. Non si capisce però su quale accordo, se quello approvato dalla Cisl o quello di Cgil e Uil

Fronte sindacale ancora diviso sul piano di risanamento di Fondazione Arena. Il primo strappo è stato della Cisl, la prima a firmare un accordo con con la dirigenza dell'Ente, il 23 marzo scorso. Dopo una lunga trattativa, anche Cgil e Uil avevano dato il loro ok, ma con le integrazioni richieste e pare accettate dai vertici della Fondazione.

Domani, 5 marzo, i lavoratori saranno chiamati attraverso un referendum a decidere se accettare o meno l'accordo. Sì, ma quale? In un comunicato la Fistel Cisl ha fatto sapere che l'unico accordo su cui si può discutere è quello firmato da loro. Stretta la replica degli altri due sindacati che in una nota scrivono: "Fistel Cisl se ne faccia una ragione: senza le note integrative non esiste accordo". Quindi, o si fa il referendum sull'accordo che comprende anche le modifiche richieste da Cgil e Uil, oppure il referendum non ha ragione di esistere.

E dopo la manifestazione di ieri, 3 aprile, che ha reso palese la presenza di un fronte contrario all'accordo, tanto da rendere incerto l'esito positivo del referendum, ora è incerto anche il fatto che il referendum si svolga domani oppure slitti a data da destinarsi.

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