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Cronaca Centro storico / Via Roma

Fondazione Arena, scontro sulla nomina di Cecilia Gasdia sovrintendente

Bertucco: "Sovrintendente azzoppato, lottizzato e a digiuno di management". Tosi: "Sboarina non ha mantenuto le promesse elettorali". Ma il sindaco difende la scelta dell'ente lirico

La Fondazione Arena di Verona ha ripreso a camminare sulle sue gambe. L'8 gennaio scorso si è riunito il primo Consiglio di Indirizzo post commissariamento ed è stata presa la prima importante decisione: la nomina del nuovo sovrintendente dell'ente lirico. Per questo ruolo è stato scelto il soprano veronese Cecilia Gasdia, che molto probabilmente sarà coadiuvata dal manager Gianfranco De Cesaris e dall'ex sovrintendente Renzo Giacchieri.

La Fondazione Arena di Verona ha ripreso a camminare sulle sue gambe, ma si deve già difendere perché già queste prime decisioni sono state messe sotto attacco dalla politica locale.

Uscita dalla porta principale, la candidatura di De Cesaris a sovrintendente della Fondazione Arena è rientrata dalla finestra: è chiaro infatti che l'indicazione di Gasdia a sovrintendente e di De Cesaris a direttore generale è funzionale al ripristino del disegno originale del sindaco Sboarina - scrive il consigliere comunale Michele Bertucco - Proprio un bel pasticcio: non solo avremo un sovrintendente azzoppato, lottizzato e a digiuno di management, ma avremo anche un sovrintendente-ombra estraneo al settore della cultura. Di fatto queste nomine sanciscono il ritorno del metodo-Tosi che scansa ogni confronto e premia la fedeltà politica o elettorale scaricando i costi sull'ente.

Non c'era bisogno che Bertucco evocasse il nome dell'ex sindaco per stimolare l'intervento di Flavio Tosi sulla nomina di Gasdia a sovrintendente di Fondazione Arena. Per Tosi, Sboarina aveva promesso in campagna elettorale un manager di prestigio internazionale per l'ente lirico, ma "ha fatto l'opposto di ciò che aveva promesso agli elettori - ha detto Tosi ad Ansa - Ha nominato sovrintendente una figura politica, il capolista di Fratelli d'Italia alle ultime amministrative, Cecilia Gasdia. Alla quale ha affiancato due tutor, Gianfranco De Cesaris e l'ex sovrintendente Renzo Giacchieri".

La replica di Federico Sboarina è diretta proprio a Tosi.

Sulla Fondazione Arena farebbe meglio a far dimenticare alla città la sua gestione - ha detto l'attuale sindaco al suo predecessore - Dopo che l'ha portata sull'orlo del fallimento e che ha nominato un perito agrario alla sovrintendenza, forse adesso non si capacita che ci sia qualcuno, come noi, che invece alla Fondazione e ai suoi lavoratori ci tiene e che ha progetti per una delle eccellenze veronesi. Progetti che mirano a restituire dignità ai lavoratori, che contengono un piano di sviluppo e che si preoccupano di garantire le risorse necessarie. Il nostro piano di rilancio è condiviso dall’intero consiglio di indirizzo, in cui sono rappresentate per la prima volta tutte le categorie economiche veronesi, per le quali l'Arena può essere un volano di sviluppo fondamentale per la città. Dispiace sottolineare come il consigliere Tosi faccia dell'inutile sarcasmo sulla pelle dei lavoratori, grazie a lui privati dello stipendio per due mesi l'anno, mentre il corpo di ballo il lavoro lo ha perso del tutto. In questo modo, non si è nemmeno accorto che abbiamo indicato soprintendente il più grande soprano che Verona abbia espresso negli ultimi decenni.

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