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Cronaca Centro storico / Via Roma

Fondazione Arena, il sostegno degli imprenditori. Oggi protesta del comitato Opera Nostra

Salvare Fondazione Arena è un imperativo secondo il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello. Alle 15.00 di oggi manifestazione di protesta promossa dal neonato comitato cittadino Opera Nostra - Fondazione Arena Bene Comune

Con un indotto d oltre 400 milioni di euro l'anno, Fondazione Arena deve continuare ad esistere, nonostante le mille difficoltà che sta attraversando. Il mondo degli imprenditori veronesi si schiera a sostegno della Fondazione lirica che in questi ultimi mesi sta abbracciando la Legge Bray e avviando un piano di risanamento che rischia di rivelarsi "lacrime e sangue".

In particolare a destare non poche preoccupazioni è la possibilità di veder ridurre cospicuamente il numero dei lavoratori di Fondazione. Ma il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello, così come riportato dal quotidiano L'Arena, non ha dubbi in merito alla necessità di salvare la Fondazione: "L’ente lirico è fondamentale per la promozione di Verona nel mondo e crea un indotto economico di oltre 400 milioni l’anno. Un fatturato ripartito tra migliaia di piccole e medie imprese veronesi. Un indotto che potrebbe anche aumentare una volta risanato e rilanciato l’ente lirico. L’imperativo, quindi, è salvare l’ente lirico, a tutti i costi".

Tuttavia il clima resta ancora abbastanza teso e a dimostrazione di ciò, il neonato comitato cittadino Opera Nostra - Fondazione Arena Bene Comune ha indetto proprio per la giornata di oggi sabato 27 febbraio alle ore 15.00 "un presidio sotto gli uffici della Fondazione Arena di Verona in via Roma a sostegno della vertenza che sta impegnando i lavoratori del Teatro in Assemblea Permanente dal 13 novembre 2015 volta alla difesa del proprio Teatro quale importante ricchezza culturale ed economica per la città e per tutto il territorio".

All'interno di una nota divulgata dal comitato si torna sulle parole del sindaco Tosi in merito alla possibilità di una "liquidazione" della stessa Fondazione, nel caso in cui le trattative non vadano in porto secondo i criteri stabiliti dalla dirigenza: "Le ultime dichiarazioni del sindaco Tosi, sulla possibile liquidazione della Fondazione e l’organizzazione, senza di essa, della stagione lirica, ci lasciano basiti. Non possiamo stare zitti di fronte a tale scempio, che vede sbeffeggiata una delle istituzioni lirico sinfoniche più importanti d’Italia, nonché simbolo d’eccellenza di Verona. Le parole del sindaco ridicolizzano i lavoratori e le lavoratrici, che altro non fanno che rivendicare i propri diritti a fronte di una mala gestione che vede protagonisti proprio Girondini e Tosi, gli stessi che oggi alzano la voce".

Un attacco estremamente duro che non lascia dubbi circa la determinazione dei promotori della manifestazione odierna: "La determinazione di questi lavoratori e lavoratrici fa paura, e chi pensava di non prenderli in considerazione, progettando lo smantellamento della Fondazione, ha sbagliato di grosso. Questo comitato nasce dunque per supportare i lavoratori e le lavoratrici, ma anche per denunciare una gestione vergognosa che è doveroso porre sul piano pubblico per indicarne i responsabili. Come cittadini, come lavoratori e come studenti, non staremo a guardare mentre viene portata al fallimento la cultura veronese, nonché privato di dignità, per l’ennesima volta, il lavoro di molti. L’amministrazione è ora che risponda di quanto successo".

Infine da parte del comitato di cittadini arriva anche la richiesta di dimissioni nei confronti dell'amministrazione, principale responsabile secondo Opera Nostra dell'attuale situazione di crisi: "È ora che questa amministrazione si dimetta, che Tosi chieda scusa alla città e che il futuro della Fondazione Arena e di tutti coloro che la animano sia restituito al rispetto che merita. Con i lavoratori, per una Fondazione che sappia essere simbolo, come è sempre stata, di Verona, in cui i lavoratori e le lavoratrici siano protagonisti della sua gestione e non burattini da muovere a piacimento. Contro gli scandali dell’amministrazione Tosi e per le sue dimissioni!"

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