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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Fondazione Arena, fine del commissariamento. Sboarina: "Si volta pagina"

Incontro a Roma tra il sindaco e il ministro Franceschini. Nel giro di pochi giorni sarà ricomposto l'organo guida dell'ente, il consiglio di indirizzo, che punterà tutto sulla qualità

Si è svolto questa mattina, 16 ottobre, a Roma nella sede del ministero dei beni culturali, l'incontro tra il sindaco di Verona Federico Sboarina e il ministro Dario Franceschini. I due hanno discusso della fine del commissariamento di Fondazione Arena, deciso nell'aprile del 2016. Il lavoro del commissario Fuortes prima e del suo successore Polo ha permesso all'ente di accedere ai fondi concessi con la legge Bray.

Nei prossimi giorni, il sindaco invierà al ministro una lettera con cui comunicherà la fine del commissariamento. L'atto successivo sarà la nomina di un proprio rappresentante nell'organo guida di Fondazione Arena, il consiglio di indirizzo. Anche Franceschini nomirà un suo rappresentante, mentre la Regione Veneto ha già indicato un nome, quello di Gabriele Maestrelli. Con Sboarina come presidente, il consiglio di indirizzo potrà dunque dirsi completo ed avrà tempo otto giorni per convocare la sua prima seduta.

Dai prossimi giorni saremo in grado di attuare quel grande rilancio di cui Fondazione Arena ha bisogno - ha detto il sindaco - L'incontro con il ministro Dario Franceschini è stato positivo e abbiamo convenuto sulla necessità di chiudere la fase commissariale. Abbiamo già iniziato il lavoro verso la qualità vera, fin dalla prossima stagione. Anche il ministro è convinto che questa sia l’unica maniera per rendere di nuovo grande nel mondo l’Arena. Lo faremo con cartelloni di spicco nella lirica e nell’extralirica, ma anche con produzioni esclusive per il nostro teatro all’aperto. Una nuova modalità che ci permette sviluppo culturale e anche turistico, ma soprattutto di voltare pagina rispetto agli ultimi anni di gestione negativa. Le polemiche non servono, fanno solo perdere tempo, danneggiano la Fondazione ed è preferibile lasciarle al passato e a chi la situazione negativa degli ultimi anni l'ha determinata. Da oggi in avanti, si cambia rotta, impegnandoci in proposte capaci di attrarre anche investitori privati che non si sentano chiamati solo a ripianare i debiti, ma ad essere protagonisti di un grande progetto. Per raggiungere questi obiettivi, un ruolo fondamentale toccherà ai lavoratori che hanno le competenze e l’esperienza necessarie per permetterci di pensare in grande.

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