Filobus, il ribasso d'asta potrà essere speso per le varianti al progetto
L'autorizzazione è arrivata grazie ad una delibera del Cipe, comunicata dalla deputata Alessia Rotta e dal consigliere comunale Stefano Vallani. "Ora il Comune non ha più alibi"
Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha deliberato ieri, 26 aprile, a favore dell'utilizzo dei ribassi di gara per la realizzazione del filobus. Si tratta di circa 12 milioni di euro, di cui 7 di competenza statale, che il Comune di Verona potrà spendere per realizzare le varianti del progetto.
La notizia è stata comunicata dalla deputata veronese Alessia Rotta e dal consigliere comunale Stefano Vallani, entrambi del PD.
A Verona, per ben dieci anni, il governo del fare di centrodestra non è stato in grado di dare alla città una mobilità pubblica più moderna ed efficiente - hanno dichiarato - Una cattiva gestione che ha prodotto solo ritardi e disservizi. Per risolvere lo stallo sul filobus è intervenuto il governo del PD, che ha riconosciuto la necessità per Verona di dotarsi di un sistema di trasporto pubblico di tipo ferro tranviario e il diritto dei cittadini di beneficiarne. Ora, con la delibera del Cipe, il centrodestra che governa Palazzo Barbieri non ha più alibi: si dia da fare per dare finalmente alla città un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome e della nostra città.
E il consigliere Vallani ha aggiunto: "L'opera rischia di partire monca delle strutture di parcheggio scambiatore necessarie alla funzione del mezzo stesso. È necessario quindi che ad ovest e ad est si pensi seriamente a finanziare gli interventi. Si tratta di elementi senza i quali il filobus non potrà entrare in servizio".