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Cronaca Zai / Viale del Lavoro

Con tremila esemplari per 60 razze, prende il via la 119ª Fieracavalli

Ad inaugurare l'edizione 2017 della manifestazione, che si concluderà domenica 29 ottobre, è stata Barbara Degani, sottosegretario di Stato del ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare

"Parlare di cavallo oggi significa riferirsi ad una forma di economia sostenibile a cui sono destinati in Italia 610mila ettari di territorio agricolo. Per fare un confronto, il settore vitivinicolo ne occupa 770mila. È il segno dell’importanza che il mondo equestre riveste nella nostra cultura, un vero e proprio capitale da sviluppare a cui anche il Piano nazionale del Turismo dedica un capitolo specifico".
Così Barbara Degani, sottosegretario di Stato del ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, ha inaugurato giovedì mattina la 119ª edizione di Fieracavalli, in programma fino a domenica 29 ottobre alla Fiera di Verona (www.fieracavalli.it).
La manifestazione è l’appuntamento europeo di riferimento per il mondo del cavallo, con 3mila esemplari di 60 razze presenti, 750 aziende espositrici da 25 nazioni, 130mila metri quadrati tra padiglioni, campi di gara e aree esterne, 35 associazioni allevatoriali e 200 appuntamenti tra gare sportive, show e convegni.
"Fieracavalli da 119 anni promuove lo sviluppo della filiera equestre in Italia – ha spiegato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – e ha individuato nello sport e nel turismo i driver fondamentali per sostenere il comparto allevatoriale e l’economia che esprimono. Ogni cavallo genera un indotto annuo che va dai 30mila ai 45mila euro. Inoltre l’equiturismo in Italia coinvolge 120mila appassionati e vale complessivamente 900 milioni di euro. Un dato che non esaurisce il potenziale di questo settore".

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Al taglio del nastro sono intervenuti anche Marco Di Paola, presidente della Fise (Federazione italiana sport equestri), Federico Caner, assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Sboarina, sindaco di Verona e Pino Caldana, vicepresidente della Provincia di Verona.

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"Questa fiera ha la grande capacità di rappresentare tutto il mondo che ruota intorno al cavallo - ha detto Marco Di Paola - ed è l’occasione per promuovere a livello internazionale il movimento sportivo della Fise che conta 105mila tesserati, 1.800 circoli sul territorio e 4mila tecnici".

Queste le dichiarazioni di Federico Caner: "Il Veneto, con 11mila cavalli e 3mila aziende, può definirsi una delle principali regioni in Italia per allevamento -. Un settore che ha bisogno di essere sburocratizzato e sostenuto. Certamente lavorare sul turismo equestre significa dare una risposta anche in termini di sostenibilità economica».

"Questa rassegna incarna la storia del nostro territorio - ha concluso Federico Sboarina -. La vicinanza con il centro storico è una grande risorsa per la crescita del legame culturale tra la Fiera e la città di Verona. Fieracavalli significa turismo, sport, sociale ma anche un volano economico importante".

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