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Cronaca

Festini hard e sesso a pagamento con una 17enne

Arrestate 10 persone per sfruttamento e sequestrato un night di Mezzolombardo. Coinvolti 4 veronesi

Durava da circa quattro mesi l’operazione “Missouri” dei carabinieri per stanare un giro di prostituzione minorile e di festini a luci rosse a Borgo Valsugana. Indagini condotte dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia trentina, che hanno coinvolto una 17enne di origini moldave e 10 persone. In manette, per sfruttamento della prostituzione con le ordinanze disposte dal Gip, sono finiti quattro veronesi: Claudio Ireneo Mascanzoni, detto “Stereo”, 56 anni di Cavaion Veronese, Paula Regina Silva Pereira, brasiliana di 27 anni di Mozzecane, Michele Bighelli 46enne di Sommacampagna e Lucio Gottardi, 44 anni di Brentino Belluno. “Risale a dicembre- spiega in una nota il capitano del Comando di Borgo Valsugana, Fabio Di Martino- l’indagine con cui volevamo chiarire l’attività svolta da un’avvenente ragazza 17enne dell’Est Europa. Abitava in centro e manteneva un tenore di vita troppo alto a confronto della sua situazione familiare”.

Raccolti gli indizi indispensabili e portati al vaglio della Procura di Trento, sono cominciate le investigazioni, che, ben presto, hanno portato allo smantellamento della rete di relazioni che intratteneva la giovanissima prostituta. Continua Di Martino: “Abbiamo fermato un gran numero di persone che non solo avevano avuto rapporti sessuali a pagamento con la ragazza, ma si adoperavano per procacciarle occasioni di incontro e clienti. Gli stessi sfruttatori venivano poi ricambiati con prestazioni sessuali o con percentuali sulle somme ricevute”. Somme che, dalle testimonianze raccolte, si aggiravano tra i 200 e i 600 euro.

Soldi ne giravano, e parecchi, anche nel “Sant Louis” un noto locale di Mezzolombardo, il cui gestore, Alessandro Giunta, 48 anni, aveva ingaggiato la moldava per farla esibire in particolarissimi spettacoli hard che servivano per aumentare la clientela. Non avevano nessun scrupolo di sorta nemmeno i vari avventori che si interessavano “alle pratiche” della ragazza. Tutti sapevano della sua minore età e, senza muoversi dal locale, potevano ottenere le prestazioni sessuali concordate.

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