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Cronaca San Bonifacio / Via Ritonda

Ferroli. Interrogazione presentata in Regione e sindacati sul piede di guerra

I consiglieri tosiani Giovanna Negro, Andrea Bassi, Stefano Casali e Maurizio Conte chiedono a Palazzo Balbi di bloccare i licenziamenti, mentre Fim Cisl e Fiom Cgil respingono il piano industriale e proclamano lo stato di agitazione

"La Regione si attivi subito per bloccare esuberi e licenziamenti alla Ferroli". Si intitola così l’interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro, Andrea Bassi, Stefano Casali e Maurizio Conte, in riferimento al piano industriale per il rilancio dell'azienda con sede a San Bonifacio.

Ad aprile 2015 – ricordano i consiglieri - il governatore uscente e poi riconfermato, Luca Zaia, aveva dichiarato nel periodo di campagna elettorale che, in merito alle difficoltà che stava attraversando la Ferroli “Al tavolo con le banche la Regione farà da garante” facendo visita al presidio permanente dei dipendenti, a San Bonifacio, e affermando: “Il nostro obiettivo non è la mobilità ma dare a voi e alle famiglie un nuovo futuro".

Motivo per cui i quattro consiglieri regionali interrogano la Giunta Regionale per sapere “se intenda attivarsi con i vertici aziendali e gli enti territoriali ed istituzionali per bloccare e rivedere l’ipotesi degli oltre 500 probabili esuberi”.

Fim Cisl e Fiom Cgil intanto hanno comunicato di aver respinto il piano industriale presentato e di aver proclamato per oggi, 21 luglio, lo stato di agitazione dei lavoratori. 

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