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Cronaca Via Barana

Rinchiuso nella REMS per violenza sessuale, evade e viene trovato a Verona

Un controllo eseguito nella notte tra lunedì e martedì, ha permesso ai carabinieri di scoprire che l'uomo era fuggito da una struttura di Pergine Valsugana, dove era stato ristretto per una serie di reati che aveva commesso

Erano circa le due della scorsa notte, quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Verona, durante un servizio perlustrativo, hanno notato, in via Barana, due individui magrebini seduti su una panchina dei giardini Baden Powell.
Visto l’orario e la zona piuttosto isolata, i militari si sono portati nei pressi dei due, decisi a controllarli: questi ultimi però, all’avvicinarsi degli uomini in divisa, si sono alzati e diretti nella strada opposta a quella imboccata dall’autoradio. A quel punto, convinti che stessero provando ad evitare il controllo, i carabinieri li hanno raggiunti ed identificati: si trattava di due fratelli, di origine marocchina, uno del 2005 e uno del 1992. Da un controllo in banca dati, è emerso che su quest’ultimo pendeva un rintraccio per una misura restrittiva: l'uomo infatti sarebbe scappato dalla REMS di Pergine Valsugana, in provincia di Trento, dove era ristretto per reati di violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità, oltre che per problemi di natura psichiatrica.
Arrestato in flagranza del reato di evasione, l'uomo martedì è comparso davanti al giudice per il rito direttissimo, al termine del quale è stato convalidato il provvedimento e rinviata l'udienza  a data da destinarsi, rimettendo gli atti alla procura di Trento. Nel frattempo sarà associato ad una casa di cura idonea. 

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