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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Gazzo Veronese / Via Guglielmo Marconi

"Paga o facciamo intervenire la 'Ndrangheta". Coppia arrestata per estorsione

Una coppia residente a Gazzo Veronese, 74 anni e 57 lei, è stata tratta in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Faenza dopo aver cercato di ottenere del denaro da un commerciate romagnolo

Con la scusa di un presunto prestito di 30 milioni di Lire avvenuto anni fa, hanno tentato di estorcergli del denaro, ma all'appuntamento si sono presentati anche i carabinieri che hanno tratto in arresto i due malviventi. In manette sono finiti S.S., 74enne originario di Solarolo, e M.M.A., la compagna veronese di 57 anni, entrambi residenti a Gazzo Veronese, che hanno provato ad ottenere dei soldi da un commerciante faentino di 57 anni. 

Negli anni'80 l'esercente ottenne un prestito, poi estinto, da alcune persone di Bologna grazie all'intermediazione del 74enne, ma circa 27 anni dopo, a maggio, il solarolese, insieme alla compagna, si è ripresentato alla sua porta per chiedere l'equivalente di quei 30 milioni di Lire. Alla richiesta sono seguite poi le minacce di rivelare in pubblico notizie infamanti sul suo conto, che avrebbero potuto comprometterne reputazione e tranquillità familiare. I due però non si sono limitati a questo, lasciando detto alla moglie e al figlio dell'uomo, che in quel momento non era in casa, di avere contatti contatti con la 'Ndrangheta. A questa affermazione è seguita poi una telefonata anonima fatta da una persona con accento calabro, che confermava le richieste e rinnovava le minacce. 

Il commerciante allora, spaventato dalla situazione, ha denunciato il tutto ai Carabinieri della Compagnia di Faenza, comandati dal capitano Cristiano Marella, che dopo un mese circa di indagini hanno arrestato i due. Gli uomini dell'Arma ha teso una trappola ai criminali, facendo fissare alla vittima un appuntamento per saldare il "debito" pagando una somma di 2mila euro. Ma non appena il passaggio di denaro è stato eseguito, i militari sono entrati in azione fermando i due residenti di Gazzo Veronese. 
Portato lunedì mattina davanti al giudice per l'udienza di convalida, nei confronti di S.S. sono stati disposti i domiciliari, mentre la compagna non potrà avvicinarsi alla vittima a meno di 500 metri. 

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