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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Habemus papam": è Jorge Mario Bergoglio, per monsignor Zenti "scelta azzeccatissima"

Il vescovo di Verona commenta la decisione del conclave, sottolineando le tante qualità del cardinale argentino, uomo spirituale ma capace, umile ma forte, che ha saputo dare un segnale fortissimo anche decidendo di chiamarsi come il santo di Assisi

Tra lo stupore e la commozione, anche il mondo cattolico scaligero ieri ha assistito alla proclamazione del nuovo Papa che ha assunto il nome di Francesco I. Una fumata bianca che ha sorpreso molte persone, per la sua rapidità e per la persona su cui è ricaduta la scelta del conclave. È così anche per monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, che non si vergogna ad ammettere di essere rimasto “spiazzato”.

SCELTA AZZECCATA - Monsignor Zenti ha seguito gli eventi di ieri sera dalla parrocchia di Quinto di Valpantena, assieme ad un gruppo di laici, e racconta che “la sorpresa è stata enorme perché quello del cardinale argentino non era tra i nomi che circolavano maggiormente prima del Conclave”, eppure per il vescovo scaligero “l'impressione è che sia stata una scelta proprio azzeccata”. Zenti spiega subito cosa ha apprezzato nella decisione dei cardinali: innanzitutto Jorge Mario Bergoglio “è un gesuita, e quindi una persona che va all'essenziale”, poi, provenendo dal Sud America, “dove ci sono problemi sociali molto più grandi rispetto ai nostri, ha un'attenzione e una sensibilità tutta particolare”. Da ricordare anche la grande quantità di missionari veronesi che operano proprio in Argentina, altro fatto che scalda il cuore del vescovo. Zenti ha anche espresso la sua soddisfazione per la velocità con cui è stato eletto il nuovo Papa: “è un segnale forte, di unità della Chiesa”.

CAPACE E SPIRITUALE - Monsignor Zenti ha poi voluto soffermarsi sulla grande umiltà e spiritualità dimostrata da Papa Francesco, una modestia che trova riscontro proprio nel nome scelto da Bergoglio: “è un segnale di enorme portata, è un richiamo alla sobrietà della vita, come testimonia anche la semplicità con cui si è rivolto ai presenti in piazza San Pietro, chiedendo che pregassero per lui, in un silenzio impressionante”. Insomma, secondo il vescovo di Verona “sarà un Papa spirituale, capace di andare al cuore della gente, e che saprà mettere al centro il vangelo”, ma al tempo stesso si tratta di un uomo capace: “non dimentichiamolo, è stato alla guida di un'arcidiocesi importante come quella di Buenos Aires”.

LA CELEBRAZIONE - Mentre anche gli altri vescovi del Triveneto, così come il patriarcato di Venezia, fanno le loro congratulazioni al nuovo Santo Padre augurandogli un pontificato sereno e fruttuoso, e ricordando al contempo anche la figura di Benedetto XVI, nella città dell'Arena si preparano le celebrazioni. Sabato alle 16, in Cattedrale, in ringraziamento per l'elezione di Francesco I sarà celebrata una messa solenne presieduta dal vescovo Zenti, con il canto del Te Deum.

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