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Cronaca Borgo Venezia / Via Girolamo Fracastoro

Raccontava la sua sfida al cancro per incoraggiare altri malati, si è spento Dylan Rinco

Con il progetto "I Fight The Cancer" il 25enne veronese voleva essere di ispirazione per altri che potevano trovarsi nella sua stessa situazione. Appassionato di basket, lo piangono sia la Scaligera Verona che la Fortitudo Bologna

Domenica scorsa, 14 gennaio, si è spento all'età di 25 anni Dylan Rinco, ragazzo veronese che dal 2021 ha combattuto contro una forma rara di tumore al cervello, il medulloblastoma, che statisticamente colpisce una persona su un milione. E nove mesi dopo aver scoperto questa malattia, i medici ne hanno anche individuata un'altra nel corpo del giovane, il cancro all'anca. Due mali terribili, che però non hanno spento il sorriso di Dylan Rinco e non gli hanno tolto la forza.

Il 25enne, infatti, ha affrontato la malattia con coraggio, raccontandosi attraverso i social con l'aiuto della famiglia e degli amici. Ha creato il progetto "I Fight The Cancer" per dare supporto ad altre persone che potrebbero trovarsi nella sua stessa situazione. «Facendo vedere in che modo l'ho affrontata, spero di poter ispirare le persone a seguirmi come esempio», ha dichiarato. Su Facebook, su Instagram e con delle interviste agli amici pubblicate su Youtube, Dylan Rinco ha raccontato con sincerità il modo in cui ha scoperto e poi ha affrontato le gravi malattie che gli sono capitate.

Appassionato di basket, tanto da tatuarsi il logo di "Air Jordan" sulla schiena, Dylan Rinco si è avvicinato a due società, la Scaligera Basket Verona e la Fortitudo Bologna, che ora piangono la sua scomparsa.
«Caro Dylan, la tua passione per la pallacanestro ci ha fatti incontrare, dal primo istante ci hai trasmesso tenacia e coraggio, valori preziosi nello sport e nella vita - si legge sul sito della Scaligera - Ti ricorderemo sempre con il sorriso e l’entusiasmo che hanno contraddistinto ogni secondo del tuo percorso. E porgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutte le persone che ricordano Dylan con affetto». Ed è toccante anche la lettera scritta a Dylan dal vicepresidente della Fortitudo Teoman Alibegovic: «Caro ragazzo mio, caro Dylan. Sono stato privilegiato di averti conosciuto, di aver visto un ragazzo con lo spirito dolce e allo stesso tempo tenace. Chiunque ti era vicino o ti aveva conosciuto, e qui parlo per me e sono sicuro per tutti, sono stati ispirati dalla tua volontà e capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno mentre la scienza te lo dava vuoto. Con grande forza e calore incoraggiavi tutti attorno a pianificare i prossimi 100 anni pur sapendo che i dottori ti avevano dato meno di 100 giorni. Caro Dylan, spero che tu stia meglio adesso, senza dolori, con il tuo animo finalmente libero in un posto con meno sofferenze. Spero che a tutti noi che siamo stati toccati da te, nella vita terrestre, indicherai la strada per prendere coraggio, per affrontare ogni prossimo giorno della vita come l’inizio dei prossimi 100 anni. Caro ragazzo, allena i tiri liberi cosi quando il cielo inizierá a chiamarci e ti raggiungeremo ci sfideremo. L’amore per la pallacanestro ci ha fatto conoscere e sono orgoglioso e felice di questo».

Il funerale di Dylan Rinco sarà giovedì prossimo, 18 gennaio, alle 10.30 nella chiesa di San Giuseppe Fuori le Mura.

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