Droga, sgominata banda sul Gardesano. 13 arresti

Sono tredici arresti, diciassette perquisizioni, con cento agenti impegnati tra Verona, Roma, Mantova, Brescia e Desenzano. Questi i numeri della vasta operazione di Polizia di stamattina, chiamata “Benacus”, che ha sgominato una banda dedita alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina, fra i giovanissimi del Gardesano.

Un’operazione durata più di un anno per la Squadra Mobile di diverse provincie e coordinata dal Servizio operativo centrale della Capitale. In base alle richieste del pubblico ministero Beatrice Zanotti, il Gip ha emesso tredici ordinanze di custodia cautelare per cinque cittadini italiani e otto cittadini di origine albanese. L’operazione sfocia in quello che già da tempo si considerava un annoso e grave problema che aveva prodotto, fino allora, alcuni tragici episodi relativi all’assunzione di sostanze stupefacenti.

L’attenzione riservata dagli uomini della Squadra mobile veronese, si era concentrata principalmente nei territori limitrofi al lago di Garda, soprattutto durante la stagione fredda e a ridosso di locali frequentati da molti giovani provenienti da altre provincie. Le indagini hanno quindi portato all’identificazione di uno dei maggiori spacciatori della zona, conosciuto dagli “addetti” come “Mimmo il calabrese”, un giovane disoccupato, che riforniva i maggiori luoghi notturni di cocaina. Durante i mesi dell’operazione sono stati fermati oltre cinquanta “occasionali”, quasi mai d’età superiore ai 30 anni. Per gli otto cittadini albanesi l’ordinanza emessa ha previsto il carcere, mentre per gli italiani, titolari di tre bar, due dei quali a Peschiera del Garda e uno a Pozzolengo, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di firma per tre volte alla settimana.