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Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Droga al Bentegodi, sanzioni per i "consumatori". Incontro in questura con società e sindaco

Legalità e dialogo con i tifosi sono i temi al centro del tavolo riunitosi mercoledì in lungadige Galtarossa, che ha visto la partecipazione del primo cittadino Damiano Tommasi, del presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti e del direttore generale del club Simona Gioè, oltre al questore Massucci

Legalità e dialogo con i tifosi. Sono questi i punti cardine dell’interlocuzione che è stata avviata mercoledì mattina in un incontro che si è tenuto in questura a Verona, al quale hanno partecipato il sindaco Damiano Tommasi, il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti e il direttore generale del club Simona Gioè, insieme al questore Roberto Massucci. Sul tavolo dell'incontro la situazione emersa relativamente al settore Curva Sud dello stadio Bentegodi e ad un bar limitrofo, in seguito all'indagine che ha portato alla luce un giro di droga

Indagine e sanzioni

L'attività investigativa condotta dalla polizia di stato, al di là delle responsabilità che la magistratura sta accertando per le 12 persone sottoposte a misura, ha riguardato centinaia di tifosi sorpresi nel finale dello scorso campionato a consumare la droga messa a disposizione da quello che secondo gli inquirenti era un sistema strutturato. 
Ad oggi sono state segnalate 37 persone alla prefettura, come previsto dalla Legge Antidroga, e anche alla motorizzazione, sempre nell’ambito dello stesso contesto normativo, per il conseguente avvio del procedimento di sospensione della patente.
Agli stessi 37 individui inoltre sono state contestate 60 violazioni al Regolamento d’uso dell’impianto, che vieta espressamente detenzione, consumo ma anche la mera presenza di persone in stato di alterazione psicofisica, per un ammontare di oltre 10 mila euro. 
Nei prossimi giorni continueranno le notifiche di ulteriori provvedimenti nei confronti di altri assuntori che sono stati identificati.

Provvedimenti e dialogo

Nel frattempo il club scaligero ha già chiesto alla questura le informazioni necessarie per applicare l’istituto del “mancato gradimento” previsto dalla normativa sportiva, clausola rescissoria del rapporto per coloro che violano il codice etico.
Accanto al necessario rigore che gli uffici di lungadige Galarossa intendono portare avanti in maniera sistematica, è stata inoltre condivisa nell’immediato la necessità di implementare il sistema di dialogo con i tifosi da parte della società Hellas Verona, attraverso una struttura dedicata che le norme indicano nel cosiddetto “Dipartimento dei tifosi” e operativamente attraverso lo S.L.O., Supporter Liaison Officer.
Una riflessione è stata avviata anche sul servizio di stewarding sul quale la società si è messa a disposizione per gli interventi nel tempo necessari, come pure sul sistema di videosorveglianza, interno ed esterno alla struttura, affinché risulti adeguato agli standard tecnologici oggi disponibili.

In prospettiva futura, è stata condivisa una vera e propria roadmap di legalità, che sarà la mission di una task force tra società sportiva, Comune e questura, la quale porrà al centro i tifosi, la partecipazione ed i temi di maggiore interesse sociale sui quali il calcio, per tradizione e capacità di generare emozioni, può diventare un vero e proprio volano di miglioramento continuo, non solo del contesto stadio.
L’incontro di mercoledì, quindi, vuole essere espressione di un solido rapporto di collaborazione tra le istituzioni e l’Hellas Verona, rappresentando il prologo di un lavoro di concerto che sarà sviluppato nei prossimi mesi.

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