Rubano soldi dalla cassa del negozio ma vengono rintracciate e arrestate
Tre donne sono state le protagoniste di un tento furto a Malcesine, i carabinieri però sono riusciti a trovarle dopo essere stati avvisati dal proprietario che si era accorto dell'ammanco: una è stata subito rilasciata perché in avanzato stato di gravidanza
Per sua fortuna, quando ha allertato i carabinieri, le tre erano ancora nei paraggi e la pattuglia accorsa in suo aiuto è riuscita a recuperare quasi tutto il bottino.
Erano circa le 19 di martedì, quando tre donne, una delle quali incinta, sono entrate in un negozio di Malcesine con la scusa di voler comprare un paio di occhiali. Il titolare dell'esercizio, forse un po' distratto, ha mostrato loro della merce, senza accorgersi che una delle tre aveva sfilato dalla cassa 250 euro.
A quel punto le furfanti hanno deciso di allontanarsi e solamente una volta uscite il proprietario si è accorto dell'ammanco. Dopo aver inutilmente provato ad inseguirle, visto che oramai erano praticamente in auto, l'uomo ha avvisato il 112 dell'episodio.
Nel giro di pochi minuti una pattuglia della stazione di Malcesine si è recata sul posto, riuscendo ad intercettare e a bloccare, pochi minuti dopo, le tre ladre che si trovavano ancora nei paraggi con in tasca 240 euro.
Portate al comando dei militari le tre sono state identificate. Si trattava di tre donne di etnia nomade, tutte con precedenti specifici: la prima, classe 1985 e residente nel veneziano, è stata rilasciata la sera stessa in quanto si trova in avanzato stato di gravidanza, mentre le altre due sono rimaste nelle camere di sicurezza in attesa della direttissima del giorno dopo.
Mercoledì mattina, il giudice del tribunale di Verona ha convalidato gli arresti delle due nomadi residenti nella zona di Monza, una classe 1958 e l'altra classe 1985, imponendogli il divieto di dimora nella provincia di Verona.
