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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Negrar

Donne nel mirino. Uno molesta l'ex cognata, l'altro scappa dai domiciliari per seguire la ex: arrestati

Due persone sono state fermate dai carabinieri della compagnia di Caprino nella giornata di mercoledì, uno a Sant’Ambrogio di Valpolicella e l'altro a Negrar

La lotta al fenomeno della violenza contro le donne, e verso le fasce più deboli in generale, è una delle attività principale delle forze dell'ordine, che cercano di fornire una stretta e concreta vicinanza alle vittime in tutte le fasi del procedimento. 
Una mansione che nella giornata di mercoledì ha portato i carabinieri della Compagnia di Caprino veronese ad effettuare due arresti. 

Molestie all'ex cognata

Il primo di questi  è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella, i quali hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di un 46enne che avrebbe molestato l'ex cognata tentando un approccio sessuale. La donna aveva trovato il coraggio di rivolgersi ai militari lo scorso 2 ottobre, sporgendo querela per violenza sessuale e raccontando, spaventata, che in un'occasione il parente aveva provato a entrarle in casa passando da una finestra, ma era stato messo in fuga dai vicini che lo avevano scambiato per un ladro.
La comunicazione alla procura di Verona e l'applicazione delle norme del "Codice Rosso", hanno dunque permesso al gip di emettere già il 5 ottobre il provvedimento restrittivo. L’uomo, che per lavoro è spesso all’estero, è stato rintracciato mercoledì dopo un lungo servizio di osservazione da parte degli uomini dell'Arma.

Evade per seguire l'ex convivente

Il secondo arresto invece, effettuato in flagranza di reato, è stato operati dei carabinieri di Negrar di Valpolicela, i quali sono stati allertati da una donna che nel 2021 aveva presentato una denuncia di maltrattamenti nei confronti del convivente, la quale sosteneva di averlo notato nei pressi di un istituto dove lei frequenta un corso di formazione per adulti. 
La donna sarebbe stata molto preoccupata, in quanto sapeva che l’uomo si sarebbe dovuto trovare a Vicenza, dove sta scontando la detenzione domiciliare proprio a seguito della condanna per i fatti denunciati due anni prima. In quell’occasione l’uomo, che aveva adottato condotte molto violente, era stato arrestato dagli uomini dell'Arma e al termine del processo condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione dal tribunale di Verona. Da qualche mese stava espiando la pena ai domiciliari nel capoluogo berico e da qui nasce la preoccupazione dell'ex compagna nel notarlo. 
La pattuglua di Negrar intervenuta sul posto ha riconosciuto la vittima e ne ha compreso immediatamente lo stato di agitazione, decidendo di accompagnarla a casa. Prima di farla salire però, i carabinieri hanno controllato lo stabile in cui abita, riconoscendo l’ex compagno che, verosimilmente per cercare di passare inosservato, avrebbe finto di bussare alla porta di una vicina di casa.
L'uomo è stato dunque bloccato e arrestato per il reato di evasione dalla detenzione domiciliare, mentre la vittima ha potuto fare ritorno alla sua abitazione. 

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