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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Borgo Roma / Via Tunisi

La morte indifferente: 60enne deceduta da oltre un anno in una casa popolare di Verona

Si chiamava Cristina Frattini e il suo corpo è stato ritrovato in stato di mummificazione

Era morta da almeno diciotto mesi, secondo quanto riportato anche dall'Ansa, la donna di 60 anni veronese che è stata ritrovata morta nella serata di venerdì 21 luglio all'interno della propria abitazione di via Tunisi in Borgo Roma. Nessun segno particolare di violenza sul corpo, praticamente in stato di mummificazione, rinvenuto esanime e in avanzato stato di decomposizione dai vigili del fuoco e dai carabinieri dopo aver forzato la porta dell'appartamento. 

La donna viveva sola, senza figli o parenti che l'avessero cercata, all'interno di una casa popolare gestita da Agec. Pare che i vicini di casa avessero già chiesto in precedenza che venisse fatto un controllo all'interno dell'abitazione, a causa dell'odore che ne proveniva, ma nulla si è mosso. Di qui le critiche rivolte dalla consigliera di Verona Civica Beatrice Verzè e dai consiglieri del Partito Democratico che definiscono «inconcepibile quanto accaduto, inevitabile chiedersi che tipo e se ci sono controlli da parte di Agec».

La donna secondo gli ultimi riscontri sarebbe morta a causa di un malore, un decesso naturale dunque, mentre decisamente meno lo sono le condizioni di totale solitudine e indifferenza protrattesi nel corso di oltre un anno, periodo durante il quale nessuno sembrerebbe essersi accorto di nulla. Sarebbe morta a gennaio o forse febbraio 2017 la sessantenne, mentre la sua auto immobile accumulava la polvere in garage. Nella cassetta delle lettere la posta si è moltiplicata per tutti questi lunghi mesi fino a colmarla, nessuno ha segnalato l'anomalia di bollette insolute risalenti al dicembre 2016?

In questo senso non pare affatto fuori luogo il sollevare un problema come quello «della mancata inclusione e dello stato di abbandono di parte della popolazione più debole in uno dei quartieri più popolosi, ma anche con le maggiori difficoltà economiche e sociali della nostra città». Così ancora si sono espressi i consiglieri di Verona Civica e Partito Democratico, mentre la stessa Elisa La Paglia punta dritto il dito contro chi gestisce le case popolari: «Agec rappresenta la casa per chi ha bisogno di aiuto a Verona, spesso sia economico che sociale, questo caso manifesta il disinteresse totale di Agec verso i suoi fragili inquilini. Questo è abbandono».

Parole durissime che trovano però una sponda anche nelle dichiarazioni riferite a L'Arena dall'Ass. alla Sicurezza Daniele Polato, il quale ha definito l'episodio «inaudito», promettendo che «chi ha sbagliato, pagherà». Eppure qui il problema pare ben più grave, non certo riconducibile ad un banale "errore", una svista? Lunga 18 mesi? Il tema sollevato da questa "morte indifferente" è un altro, e riguarda probabilmente molto da vicino ciascuno di noi, il nostro modo di vivere l'uno a fianco dell'altro, talvolta nel più totale disinteresse reciproco. Per questo la morte della sessantenne Cristina Frattini resterà per Verona una ferita aperta difficilmente rimarginabile con un semplice colpo di spugna. 

Anche Alessandro Gennari, consigliere del Movimento 5 Stelle, è voluto intervenire riguardo alla scoperta effettuata dai carabinieri nel condominio di Agec in via Tunisi: «Non è possibile che ci sia un tale livello di incompetenza in un’azienda comunale che ha il compito di occuparsi delle fasce più deboli, - ha attaccato il consigliere pentastellato - compresa questa persona lasciata completamente abbandonata a se stessa. Non è accettabile che nella nostra città accadano cose del genere: anche per questo vanno implementati i progetti, già avviati in alcuni quartieri,- conclude quindi Gennari - di sviluppo di comunità, come l’esperimento di Abc alle Golosine». Interpellato da L'Arena, dal canto suo, il presidente di Agec Roberto Niccolai ha spiegato di «non essere a conoscenza di questa situazione», aggiungendo però di aver avuto già un confronto con i condomini e al momento di star attendendo una relazione dettagliata su quanto avvenuto.

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