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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

È cresciuto nel 2015 il numero di donazioni di sangue per Fidas Verona

"Rispetto al 2014, le donazioni Fidas sono cresciute del 2% (437 in più, da 21.320 a 21.757): è un dato incoraggiante, ma le richieste sono aumentate, in particolare per gli interventi di alta specializzazione"

Bilancio 2015 positivo per i donatori di Fidas Verona, che l’anno scorso hanno fornito 21.757 unità di sangue su un totale di 66.799 unità raccolte nella provincia scaligera. "Si tratta del 32,5% delle unità complessive di Verona, una percentuale che rappresenta un contributo significativo all’autosufficienza di sangue – sottolinea Massimiliano Bonifacio, presidente di Fidas Verona –. Rispetto al 2014, le donazioni Fidas sono cresciute del 2% (437 in più, da 21.320 a 21.757): è un dato incoraggiante, ma le richieste sono aumentate, in particolare per gli interventi di alta specializzazione (trapianti, chirurgia generale e specialistica, cure oncologiche avanzate), che richiamano molti pazienti anche da fuori provincia e regione".

L’aumento più significativo è stato registrato nel quarto trimestre dell’anno, grazie alle donazioni programmate. Funziona, e bene, il nuovo sistema di chiamata, attivato all’ospedale di Legnago ed esteso all’intero territorio provinciale (numero verde gratuito Cup 800.310.611 per i telefoni fissi e numeri a pagamento 0442.622867 e 339.3607451 per i cellulari). "In passato i donatori andavano in ospedale in maniera spontanea, con flussi imprevedibili e non rapportati alle esigenze di sangue della singola struttura ospedaliera – evidenzia Bonifacio –. Ora si può chiamare il centro unico di prenotazione, condiviso con Avis e Asfa, e fissare il proprio appuntamento senza perdite di tempo; inoltre, come Fidas abbiamo messo in piedi un’ulteriore modalità di chiamata, allestendo nove uffici territoriali: qui, un paio di sere alla settimana, i nostri associati telefonano ai donatori, invitandoli a donare più frequentemente o chiedendo la disponibilità a riempire dei “buchi”, in base alle esigenze dell’ospedale di riferimento".

Instancabili nel promuovere l’importanza della donazione del sangue, gli 11.338 donatori volontari delle 78 sezioni veronesi della Fidas sono già al lavoro per organizzare eventi e iniziative di sensibilizzazione. Il 13 febbraio, in biblioteca, ci saranno le premiazioni del concorso di poesia “La carezza di un verso”, all’interno di Verona in love. Sabato 20 febbraio, invece, una delegazione di oltre 500 volontari Fidas veronesi parteciperà al “Giubileo del donatore di sangue”, in piazza San Pietro a Roma (adesioni via mail a info@fidasverona.it oppure in segreteria, chiamando il numero 045.8202990). Durante l’anno non mancheranno poi i numerosi tornei sportivi provinciali, la maratona nazionale di nuoto “La 24 ore del donatore”, organizzata l’ultima domenica di agosto alle Terme di Giunone di Caldiero, e le giornate del dono. Nel 2015 i nuovi donatori reclutati attraverso tutte queste iniziative sono stati 1.031, il 10% in più rispetto agli anni precedenti.

"Mediamente, a Verona, il fabbisogno giornaliero è di 200 sacche di sangue ed emoderivati: ringraziamo i volontari che tengono alta l’attenzione sulle donazioni e invitiamo tutti a compiere questo gesto di solidarietà, perché per donare basta davvero poco", conclude il presidente. I requisiti sono un buono stato di salute, età compresa tra i 18 e i 65 anni e peso non inferiore ai 50 kg. Il donatore è sottoposto a una visita medica ed esami di laboratorio, oltre alla compilazione di un questionario dettagliato, a tutela della salute propria e del ricevente. L’Italia è ai primi posti al mondo per garanzia di sicurezza di ogni singola sacca donata, grazie anche al recente decreto ministeriale “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”, in vigore dal 28 dicembre scorso.

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