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Cronaca

Dobbiamo sfruttare la sosta estiva delle scuole

In Germania le vacanze sono pensate per aiutare anche il mercato turistico

L'uscita della ministra Maristella Gelmini sull'inizio delle scuole in ottobre è di certo molto discutibile, tanto che è stata rintuzzata direttamente dalla Lega, che ha indicato giustamente come le normative europee, valide in ogni stato aderente all'UE, impongano non meno di 200 giorni di scuola effettiva.

La Ministra è la Dirigente superiore della Pubblica Amministrazione delle scuole pubbliche, e dovrebbe essere la garante del buon funzionamento del servizio, verso le famiglie e verso il personale, e non del personale del Turismo, quasi tutto privato e quindi non legato alla Pubblica Amministrazione. Quindi quell'uscita pubblica è decisamente sbagliata da molti punti di vista. Ma non da tutti punti di vista, c'è una positività, la possibilità di sfruttare questa proposta di inizio tardivo delle scuole: basta assumere l'impostazione della Germania, una Repubblica Federale in cui le Regioni, i Land, hanno molte libertà e diversità, ben coordinate a livello nazionale, ad esempio proprio nel calendario delle scuole.

In Germania le scuole iniziano e terminano in modo differenziato, salvaguardando sempre e comunque i 200 giorni minimi di lezione. A rotazione le scuole dei vari Land / Regioni iniziano un anno il 1 settembre, l'anno successivo il 15 e così via, e naturalmente terminano il 1 giugno, poi il 15 e il 30; e ci sono Regioni che iniziano il 1, altre il 15 ed altre ancora il 30 settembre, per cui il turismo ha la possibilità di ospitare persone e famiglie in vacanza in tempi più lunghi, anche se differenziati. Ed il turismo in Germania funziona bene, non è solo l'Italia ad avere turisti, non c'è solo il sole, basta vedere le tabelle europee delle presenze e dei viaggi.

Questo sistema si potrebbe attuare anche in Italia, e questa sarebbe una risposta positiva alla proposta del Ministro Gelmini, ma occorrre un coordinamento nazionale chiaro e condiviso, non improvvisato e senza controlli, che serva soprattutto ad aiutare piuttosto che a sanzionare. In Germania però non hanno esami di Stato uguali nelle date, il 21 giugno quest'anno; ma anche a questo si può ovviare, spostando la data o differenziando anche gli esami, che ormai hanno una struttura consolidata ed efficiente con la Riforma Berlinguer.

Se si passerà ad una teza prova nazionale, gestita dall'INVALSI, lasciando alle scuole e alle Commissioni la preparazione della seconda prova, sarà facile anche differenziare i calendari, perché la terza prova potrebbe avvenire tutta in via telematica, con correzione dell'INVALSI stessa e quindi con dati oggettivi e con possibilità di graduatorie naizonali. Dal punto di vista tecnico ed organizzativo si può fare, ma forse la situazione complessiva del nostro paese non lo permette, non tutte le scuole funzionano allo stesso modo, e non c'è coordinamento né controllo né aiuto, e il Ministero non sembra in grado di poter coordinare adeguatamente. Allora la proposta della Ministra è utopia? non c'è luogo corrispondente in cui scuola e turismo possano andare d'accordo? Il luogo forse c'è: in Germania!?

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