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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Rapinatore assolto a Verona per il dna troppo simile a quello del gemello

Hanno identiche anche le iniziali, E.D., sono due fratelli albanesi di 34 anni. Uno dei due ha compiuto una rapina a Nogarole Rocca, ma è impossibile tramite il dna stabile chi dei due sia il colpevole

Hanno identiche anche le iniziali, E.D., sono due fratelli gemelli albanesi di 34 anni. Impossibile distinguerli perché si pettinano allo stesso modo, hanno gli stessi tatuaggi e due codici genetici talmente simili che servirebbero esami di laboratorio avanzatissimi per trovare le differenze. E questo complica la vita agli investigatori che indagano sui loro furti e le loro rapine. L'unico modo per identificarli è l'impronta digitale, ma indossando i guanti questa traccia non viene lasciata.

E così, da anni, i gemelli E.D. vengono ogni volta incriminati e alla fine assolti perché non si può stabilire con scientifica esattezza chi dei due abbia compiuto i crimini contestati. Il motivo è che la prova principale che li colloca sul luogo del delitto è il dna, ma non riuscendo a stabilire a quale dei due fratelli appartenga quel dna, perché i due ce l'hanno pressoché identico, il giudice è costretto ad emettere la sentenza di assoluzione.

Come accaduto, l'ultima volta, a Verona, mercoledì scorso 23 gennaio. Come riporta La Repubblica, ad essere imputato era Edu.T. per una violenta rapina in abitazione avvenuta Nogarole Rocca. Il dna del rapinatore, che ha picchiato anche il derubato, è stato trovato grazie a delle tracce di sudore su di un cappellino. È il dna di Edu.T. o del fratello Edm.T.? Impossibile da stabile. E quindi imputato assolto.

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