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Cronaca Pescantina / Via Filissine

Pescantina, il sindaco lascia su Ca' Filissine ma il pericolo resta

Il primo cittadino Alessandro Reggiani sfiduciato in Consiglio sulla bonifica della discarica: si sfiora il disastro ambientale. Dimissioni al prefetto fra poche ore

Il progetto sulla discarica rimarrà lo stesso. E così anche il pericolo di "disastro ambientale". Potrebbe recarsi dal prefetto e rassegnare le dimissioni tra qualche ora, il sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani. Il suo mandato potrebbe concludersi quindi nel peggiore dei modi, dopo che, nella serata di lunedì scorso, il Consiglio comunale lo ha abbandonato, facendogli perdere la maggioranza utile a proseguire i lavori. Il problema è sorto immediatamente dopo le contestazioni popolari sulla bonifica della discarica di Ca' Filissine.

Il Consiglio proprio lunedì aveva richiesto alla Giunta di ritirare il progetto. E nella stessa seduta due consiglieri di maggioranza avevano dichiarato pubblicamente di passare all'opposizione. Il sindaco (ormai ex?) lascerebbe comunque il municipio sbattendo la porta. Ai quotidiani locali ha ricordato come "il pericolo di disastro ambientale sia dietro l'angolo". Secondo Reggiani mancherebbero pochi centimetri di percolato per superare le barriere e distruggere, forse in maniera, irreparabile, tutto ciò che circonda Ca' Filissine. Il percolato è dovuto dall'infiltrazione di acqua nei rifiuti o dalla loro decomposizione: il risultato è un liquido altamente nocivo e inquinante, che di solito è stoccato nelle stesse discariche. L'inquinamento tanto temuto, in poche parole, si potrebbe allargare e aggravare. In breve, potrebbe toccare al prefetto Perla Stancari, tra poco, il compito di risolvere l'intera faccenda.

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