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Cronaca

Dipendente Enel sul lastrico trafuga rame per necessit

Per l'arrestato, 34enne di Vigasio, fatale la fuga all'alt degli agenti al casello di San Bonifacio

Non era un professionista del crimine. I carabinieri di San Bonifacio se ne sono accorti subito mentre scendeva dalla macchina dicendo di essere senza patente. La notte più lunga della vita di Alessio Bonetti, 34enne di Vigasio, è stata due giorni fa, quando, stritolato dalle difficoltà economiche, ha deciso di rubare cinque matasse di rame dal deposito Enel di San Bonifacio, di cui è un dipendente. Sarebbe stato un colpo semplice, e chissà da quanti giorni la sua coscienza gli aveva intimato di non commettere questo reato. Bonetti, infatti, aveva le chiavi. Poteva quindi agilmente introdursi nel deposito eludendo tutti i controlli di sicurezza e mettere nel bagagliaio della sua auto in cinque minuti tutto il rame che riusciva a raccattare. Ma l'inesperienza e la fretta lo hanno tradito.

IL PIANO SCONOLTO DAI CARABINIERI - Verso le tre, all'uscita del casello autostradale di San Bonifacio, una pattuglia di carabinieri gli intima l'alt. Proprio a lui. Proprio nella notte del colpo. Il dipendente Enel non ha la patente perché gli era stata ritirata per un incidente stradale e l'assicurazione della macchina era scaduta. Troppi soldi da sborsare. Decide quindi di ignorare la paletta rossa dei militari dell'Arma e di schiacciare il piede sull'acceleratore. Non pensa però che gli agenti avrebbero segnalato il veicolo a tutte le pattuglie della zona. Pensa di averla fatta franca. Il suo piano forse non è compromesso.

I MILITARI LO INTERCETTANO - Continua la sua corsa fino al deposito Enel, da dove trafuga cinque matasse di rame nuovo di zecca, mai usato, molto appetibile al mercato nero. In più carica il bagagliaio con dell'attrezzatura del settore. Un bottino di circa millecinquecento euro. Un chilo di rame viene venduto a circa otto euro al chilo, lui se n'era portati via circa centottanta chili. Proprio mentre stava pensando di averla fatta franca viene però intercettato dai carabinieri sulla Porcilana, in direzione Verona.

INSEGUIMENTO A FOLLE VELOCITA' E POI L'ARRESTO - Segue un inseguimento a folle velocità, ma alla fine la corsa si conclude ad Alpo.
Dove il fuggitivo desiste e viene fermato. All'inizio il sospetto, che indossava una pettorina dell'Enel, spiega il proprio comportamento dicendo che non si era fermato perché privo di patente e di assicurazione. Poi i militari, intimandogli di aprire il bagagliaio, hanno scoperto che c'era molto di più nella lunga notte di Alessio Bonetti. Il suo arresto è stato convalidato ieri mattina. Ora è libero con obbligo di firma tre volte a settimana alla stazione dei carabinieri di Vigasio.

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