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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Ruba borsello in ospedale e con la carta di credito fa shopping da Adigeo

Una ragazza di 25 anni di origini bulgare e domiciliata in Veneto è stata denunciata a piede libero

Il fatto risale al 2 luglio scorso, ma la Questura di Verona ha voluto darne risalto per l'odiosità del reato e per ribadire che le forze dell'ordine non smettono mai di proteggere i cittadini, soprattutto nei luoghi dove possono sentirsi più indifesi, come ad esempio gli ospedali.
Così, questa mattina, 29 luglio, la dirigente dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico di Verona Anna Capozzo ha riferito della denuncia a piede libero di una ragazza di 25 anni di origini bulgare, le cui iniziali del nome sono D.M.. La giovane risulta residente in Abruzzo, è domiciliata nel Veronese ed ha alle sue spalle almeno altre tre denunce per furti commessi tra le province di Verona e Vicenza. A queste denunce si sono aggiunte quelle del 2 luglio, per furto e per l'indebito utilizzo di una carta di credito.

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(Anna Capozzo)

La dirigente Anna Capozzo ha cominciato a raccontare la storia della denuncia a piede libero di D.M. dalla chiamata al 113 fatta dal gestore di un negozio del centro commerciale Adigeo. L'uomo poco prima era stato contattato dal titolare di una carta di credito, il quale aveva ricevuto un messaggio sul telefonino che lo informava del pagamento di un acquisto fatto con la sua carta di credito. Il cittadino però non poteva aver fatto quell'acquisto perché poco prima, quando lui si trovava all'ospedale di Borgo Trento per una terapia riabilitativa, qualcuno gli aveva rubato il borsello contente il portafoglio.
Immediatamente sono entrati in azione gli addetti alla vigilanza di Adigeo che sono riusciti ad ottenere la descrizione della donna che aveva acquistato la merce utilizzando la carta di credito non sua. La ragazza, D.M., è stata poi identificata in un altro negozio del centro commerciale ed infine fermata dai poliziotti della squadra mobile giunti sul posto.
Inizialmente, lei ha dichiarato di aver trovato la carta di credito e di aver approfittato dell'occasione per una piccola spesa. Effettivamente, la merce comprata da D.M. non supera il valore di 100 euro. Piccoli acquisti, che le permettevano di usare la carta senza inserire il pin.
La scusa del ritrovamento occasionale non è stata creduta dagli agenti, i quali hanno proseguito le indagini e sono riusciti ad accusare la ragazza anche del furto del borsello. La vittima del furto l'ha infatti riconosciuta, tramite fotografia, come la donna che si aggirava con fare sospetto vicino all'armedietto dove lui aveva riposto il borsello.
Messa alle strette, D.M. ha ammesso il furto ed ha anche collaborato con gli agenti, indicando il posto dove si era disfatta del borsello. L'oggetto è stato quindi recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario.

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(La merce comprata da D.M. con la carta di credito rubata)

In attesa di processo, a D.M. è stato imposto l'obbligo di presentazione in questura quattro volte a settimana.

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