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La patente a tutti i costi. Si paga 2000 euro per poterla ottenere illegalmente

Tre operazioni della Polizia Stradale hanno portato a una trentina di denunce e 2 arresti. Sono cittadini stranieri di varie nazionalità che truffano durante gli esami di teoria o di pratica

Le indagini della Polizia Stradale di Verona non si sono fermate dopo gli arresti e le denunce per le patenti ottenute in modo illegittimo da cittadini stranieri, capaci di spendere minimo 2000 euro per ottenere il permesso di guidare. Probabilmente dietro c'è un racket che lucra su queste situazioni e che organizza truffe di diverso tipo pur di far ottenere la patente a persone non idonee alla guida.

"Non si tratta di una furbata o di una truffa simpatica - ha spiegato il Comandante della Stradale Girolamo Lacquaniti - Reati di questo genere aumentano il grado di pericolosità delle strade".

Tre le operazioni degli agenti della stradale messe in piedi nelle ultime settimane, grazie alla sensibilità dell'Ufficio della Motorizzazione veronese che ha segnalato casi sospetti. L'operazione "Voci lontane" ha permesso di denunciare cittadini indiani, pakistani e cingalesi che attraverso l'utilizzo delle microtecnologie tentavano di superare l'esame di teoria in maniera truffaldina. Indossavano felpe o magliette scure che avevano un piccolo foro in cui veniva posizionata una piccola telecamera. Le immagini della telecamera erano inviate ad un complice che comunicava con chi svolgeva l'esame tramite un mini auricolare. In questo modo il complice poteva leggere le domande e comunicare le risposte giuste. 

Due arresti e sei denunce hanno riguardato l'operazione "Gemelli diversi". In questo caso la provenienza dei denunciati è soprattutto africana. Si tratta di ghanesi e senegalesi che organizzavano degli scambi di persona durante gli esami di pratica. Per farlo occorreva ovviamente che i due complici si somigliassero, così che a salire in macchina con gli esaminatori non ci fosse la persona che doveva fare la prova, ma un'altra più preparata.

L'ultima operazione è stata portata a termine dalla Polizia Stradale grazie anche al lavoro dell'Ufficio falsi della Polizia Provinciale. Sono stati accertati diciotto casi in cui venivano presentate delle false patenti rumene o portoghesi. Di questi documenti veniva richiesta la conversione per farle diventare patenti valide in Italia. 

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