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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Viale Cristoforo Colombo

Lavoratori irregolari e reati fiscali: 13 denunciati dalla Finanza di Verona

Un'indagine che ha permesso di scoprire 11 evasori totali. Al centro di tutto una società che somministrava manodopera ad altre imprese senza pagare le ritenute fiscali e gli oneri contributivi

La guardia di finanza di Verona ha denunciato 13 soggetti per reati fiscali e ha individuato 11 evasori totali attraverso un'indagine su quattro società. Queste società, attraverso lo scambio illecito di manodopera, hanno commesso gravi violazioni in materia fiscale e giuslavoristica dal 2011 al 2016.

L'indagine è partita da una verifica fiscale e da un controllo in materia di lavoro svolti, nel maggio del 2016 in una società di Verona operante nel settore dei servizi alle imprese. I riscontri effettuati dai baschi verdi hanno consentito la ricostruzione di un presunto schema fraudolento a mezzo del quale la società somministratrice avrebbe fornito manodopera a diverse società in assenza dei requisiti previsti dalla legge. Tale meccanismo avrebbe consentito alle società beneficiarie di fruire di manodopera a costo inferiore a quello di mercato, per il mancato pagamento delle ritenute fiscali e degli oneri contributivi. Inoltre, sulla base delle fatture emesse dalla stessa fornitrice, le società utilizzatrici sarebbero riuscite a detrarre indebitamente l'Iva e ad abbattere, altrettanto indebitamente, la base imponibile.

Il raggio di azione dei finanzieri si è dunque esteso, coinvolgendo le società utilizzatrici di manodopera, due call center e una società di trasporto merci, con un triplice intervento finalizzato al contrasto dell'evasione fiscale e contributiva. Al termine degli accertamenti è emerso che le società hanno complessivamente nascosto al fisco oltre 2 milioni di ricavi e circa un milione di euro tra Iva dovuta e contributi non versati.

Sono stati inoltre contestati 11 lavoratori in nero e 411 lavoratori in posizione irregolare. Di questi ultimi fanno parte la totalità dei dipendenti di uno dei due call center sottoposti a controllo, il cui amministratore era solito fare indebito ricorso ai contratti a progetto o co.co.co. al fine di celare rapporti di lavoro qualificabili di fatto come subordinati. Nei confronti della società di trasporto merci è stato invece riscontrato l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da otto soggetti economici che sono stati segnalati, ognuno per il proprio profilo di responsabilità, all'autorità giudiziaria.

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