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Cronaca Montecchia di Crosara / Via Roma

“I delitti della provincia: Maso e Ludwig”. Un convegno spaventa il web

Domenica 17 aprile scoccano i 25 anni dal duplice omicidio di Montecchia di Crosara e il giorno prima a Jesolo si terrà l'incontro con ingresso gratuito nella hall della mostra "Serial Killer, dalla vittima al carnefice"

Domenica ricorrono i 25 anni esatti dal duplice omicidio dei suoi genitori, e commentare la vicenda di Pietro Maso mette ancora paura, crea disagio, addirittura ammutolisce per settimane gli internauti della rete che, di questi tempi, normalmente sparano a zero su qualsiasi argomento. Non solo, fa barricare dietro un “no comment” anche le sue sorelle Nadia e Laura, invitate personalmente al convegno ad ingresso gratuito “I delitti della provincia: Maso e Ludwig” che si terrà in piazza Brescia a Jesolo (Ve) alle ore 16 di sabato 16 aprile 2016 nella hall della mostra “Serial Killer, dalla vittima al carnefice” con un numero limitato di 50 posti disponibili.

Organizzato dall'associazione “Ecrime” a 25 anni esatti da quel 17 aprile del 1991, quando l'allora diciannovenne Pietro Maso mise in atto con degli amici il folle progetto di assassinare i genitori Antonio Maso e Mariarosa Tessari nella loro casa di Montecchia di Crosara, il convegno di Jesolo esplorerà non solo i fatti legati alla vicenda di Maso, ma analizzerà anche la catena di delitti rivendicata dalla coppia di neonazisti, Marco Furlan e Wolfgang Abel, che dietro lo pseudonimo Ludwig tra il '77 e l'84 agì nel Nordest, in Germania e nei Paesi Bassi. Condurranno il dibattito a latere della mostra Serial Killer: Fabio Sanvitale, in veste di giornalista investigativo e moderatore del convegno, Raffaella Regoli, giornalista e autrice con Pietro Maso del libro "Il male ero io" edito da Mondadori nel 2013, e Monica Zornetta, giornalista e scrittrice, autrice del libro "Ludwig" edito da Dalai Editore nel 2011.

"Hai scherzato con l'inferno ed hai vinto un viaggio di sola andata". È l'unico isolato commento destinato a Pietro Maso postato da un temerario internauta nel link https://www.fb.com/events/900390153420478/ del profilo della mostra “Serial Killer”. “Non era mai successo” spiegano gli organizzatori “di ricevere 4200 visite in quattro settimane nel profilo Facebook di un convegno come quello su Maso e Ludwig, registrando quindi da un lato discreto interesse, accompagnato però dall'assenza pressoché totale di commenti (solo uno). Addirittura Maniero nel profilo del convegno sulla Mafia del Brenta (250 mila visualizzazioni e 120 commenti) era stato minacciato da un utente tanto che Faccia d’Angelo, uscendo dall'anonimato, aveva dovuto rispondergli per le rime, mentre per l'evento dedicato un mese fa agli attentati di Unabomber, meno cliccato di Maso con 3700 mila visualizzazioni, si era scatenato un articolato dibattito con decine di commenti”.

“Non sappiamo” concludono gli organizzatori “quanto abbiano influito nella percezione del pubblico le notizie su Maso del febbraio e marzo scorsi che, richiamando forse alla memoria di molti l'orrore di 25 anni fa, riportavano sui media le nuove minacce di morte ai famigliari e ad un amico, e il suo nuovo ricovero in una clinica alle porte di Verona specializzata in disagi psichici, fatto sta che registriamo inquietudine verso lui e la sua storia. La ferita che ha lasciato è ancora aperta nell'immaginario collettivo e per questo sarà motivo di approfondimento al convegno della mostra Serial Killer”.

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