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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Defibrillatore distrutto in via Mazzini, Federfarma: "Era un bene prezioso, siamo amareggiati"

La costosa attrezzatura salva vita è stata distrutta da un avvocato norvegese 36enne in preda all'ira dopo una delusione d'amore che ha poi patteggiato la pena di 8 mesi (sospesa)

«Un gesto sconcertante che ci lascia molto amareggiati». È questo il commento di Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona alla notizia della distruzione del cardiodefibrillatore semiautomatico DAE posizionato davanti alla Farmacia Due Campane di via Mazzini.

«Si tratta di strumentazioni salvavita che Federfarma Verona ha realizzato grazie all’aiuto di molti generosi sostenitori nell’ambito del progetto denominato “Farmacuore Verona” partito nel 2015 – continua Bacchini -. Gli 11 DAE già installati raggiungeranno la quota di 20 e si inseriscono tutti nel percorso Verona “Città cardioprotetta” voluto dal Suem 118 in collaborazione con il Comune di Verona. I cardiodefibrillatori posizionati davanti alle farmacie veronesi sono operativi h24 e 365 giorni l'anno e si trovano contenuti all'interno di “totem” allarmati e telecontrollati dalla Centrale Operativa 118, gli unici a Verona in costante e diretto controllo da parte del 118 che ne ha anche deciso la dislocazione, secondo una mappatura realmente efficace. Speriamo che una cosa del genere non si verifichi più e intanto ci stiamo attivando affinché a brevissimo si possa tornare ad avere il cardiodefibrillatore semiautomatico in via Mazzini la principale via del passeggio cittadino e quindi sempre affollata di turisti e veronesi».

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