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Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Treni regionali come carri bestiame? De Berti: "Distorsione dei fatti"

La consigliera regionale del PD Orietta Salemi si era lamentata del servizio ferroviario. Le replica l'assessore regionale: "Se la situazione fosse davvero così grave non avremmo ricevuto solo 17 reclami da inizio anno"

Se davvero la situazione fosse paragonabile a quella dei carri bestiame non ci sarebbero solo 17 reclami da parte dei viaggiatori dall'inizio di quest’anno.

È l'assessore regionale a infrastrutture e trasporti Elisa De Berti a rispondere al consigliere regionale del PD Orietta Salemi. La Salemi, anche come utente dei treni regionali, si era lamentata del sovraffolamento di molte carrozze, chiedendo l'investimento di maggiori risorse da parte dell'ente regionale. L'assessore De Berti ha risposto che l'obiettivo che si è data l'amministrazione di cui fa parte è quello di migliorare il trasporto pubblico, ma "non fornisce certamente un aiuto chi, solo per avere visibilità, distorce i fatti e dipinge quadri apocalittici che non esistono", scrive Elisa De Berti.

L'assessore regionale ha sottolineato che i passeggeri sono in aumento proprio perché "la qualità del servizio è migliorata" e che la Regione incalza costantemente Trenitalia per "prestare le dovute attenzioni alle necessità dei pendolari".

Stiamo operando su più fronti per incentivare ulteriormente l'uso del mezzo pubblico - prosegue De Berti - rinnovando il materiale rotabile, cercando di fornire maggior confort e sicurezza ai viaggiatori, monitorando i tempi di percorrenza, intervenendo nelle situazioni di disagio che si manifestano e ci vengono segnalate.

Proprio Trenitalia ha confermato che le tratte coperte da treni veloci sono servite con carrozze Vivalto, più capienti di quelle normali.

Può accadere che si verifichi un guasto - hanno spiegato da Trenitalia - ma si tratta di casi isolati. Sulla Verona-Venezia si mettono a disposizione quotidianamente 50 mila posti, con un'offerta aumentata di mille posti negli ultimi due anni. Inoltre, i disagi sono anche provocati dalla tendenza di numerosi passeggeri diretti a Venezia di ammassarsi nelle vetture di testa per poter scendere più velocemente quando giungono a destinazione.

Infine, Elisa De Berti ha ricordato le cifre stanziate dalla Regione Veneto per integrare i fondi provenienti da Roma, "sempre più limitati - aggiunge l'assessore - a causa dei continui e sanguinosi tagli. Abbiamo destinato ai servizi ferroviari 18,2 milioni di euro nel 2017, 20,7 milioni di euro nel 2018 e 25,2 milioni di euro nel 2019".

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