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Cronaca Cerea / Via Barbugine

Torna ai domiciliari l'uomo tentò di uccidere il capitano dei carabinieri di Legnago

I militari lo hanno trovato ubriaco la mattina del 19 dicembre in un bar di Casaleone, ma il 46enne era sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di residenza, ovvero Cerea

I carabinieri di Sanguinetto lo trovarono il 19 dicembre in un bar di Casaleone, ma lui, soggetto all'obbligo di dimora a Cerea, in quel posto non doveva esserci. 
Davide Vivian, classe '69 nato a San Donà di Piave e di etnia nomade, si era recato nel locale della Bassa in stato di ubriachezza, iniziando ad infastidire gli avventori e ingaggiando una violenta discussione con un altro uomo. I militari allora lo hanno accompagnato presso la sua abitazione, segnalando poi il suo comportamento all'autorità giudiziaria. 
Così intorno alle 10.30 del 29 dicembre, gli uomini del maresciallo Ramolo (stazione di Cerea) e quelli del maresciallo Scolaro (stazione di Sanguinetto), gli fatto visita presso la sua abitazione per notificargli la nuova misura cautelare emessa dal gip Rita Caccamo, che per il pregiudicato nullafacente ha disposto gli arresti domiciliari. 
Vivian oltretutto è conosciuto dai carabinieri della Bassa per l'episodio che lo vide protagonista nel 2011, quando a bordo di un'auto trascinò per diversi metri l'allora capitano dei carabinieri di Legnago, Francesco Provvidenza.

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