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Cronaca Centro storico / Piazza dei Signori

A Verona diminuiscono i reati, «ma attenzione a truffe e frodi informatiche»

Il prefetto Cafagna ha presentato la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica: «Continua la tendenza alla diminuzione dei delitti». E il sindaco Sboarina aggiunge: «Siamo sulla buona strada, ma non abbassiamo la guardia»

Sono ancora provvisori, ma sono molto prossimi alla verità, i dati sull'ordine e la sicurezza pubblica in provincia di Verona, presentati questa mattina, 5 febbraio, in prefettura. Al fianco del prefetto Donato Giovanni Cafagna, i rappresentati locali delle forze dell'ordine, oltre al sindaco di Verona Federico Sboarina e al suo assessore alla sicurezza Daniele Polato.

È stato il prefetto Cafagna a offrire una panoramica sull'andamento dei reati nel territorio scaligero nel 2019. «Prosegue la tendenza degli scorsi anni ad una diminuzione dei delitti - ha dichiarato il prefetto - Rispetto all'anno scorso i reati commessi nel Veronese sono calati del 4,7%, calo che è stato maggiore nei comuni della provincia rispetto a quello fatto registrare nel capoluogo».
Nel dettaglio, in provincia di Verona l'anno scorso ci sono stati meno furti (tranne quelli di autovetture) e meno rapine. «Sono invece da tenere sotto controllo le frodi informatiche e le truffe agli anziani», ha aggiunto Cafagna, sottolineando l'aumento di questi fenomeni criminosi su base annuale. Sono aumentati anche gli omicidi, passati dal caso singolo fatto registrare nel 2018 ai tre casi avvenuti nel 2019. Dei tre omicidi, uno è stato risolto, mentre sugli altri due sono ancora in corso le indagini. Leggero aumento anche dei tentati omicidi, da 12 a 14, cifre comunque basse e tali da non generare allarme sociale. Cresciute, infine, anche le denunce che riguardano il spaccio di stupefacenti. «Un dato che io leggo in senso positivo - ha commentato il sindaco di Verona Sboarina - Rispetto agli anni scorsi abbiamo aumentato i controlli e questo ci ha permesso di contrastare meglio il fenomeno. In generale, tutti i dati presentati dal prefetto ci confortano perché indicano che siamo sulla buona strada. Per questo continueremo ad investire e già da metà marzo ci saranno nuove assunzioni nella polizia locale».

Il prefetto Cafagna ha voluto ricordare anche le operazioni contro la criminalità organizzata. «La provincia di Verona ha un buon tessuto economico - ha detto - Per questo può attirare le attenzioni del crimine organizzato e non c'è settore che può dirsi immune». Ma l'attenzione è alta su tutti i fronti, anche sui crimini economico-finanziari, su cui Cafagna ha detto: «Sono state scovate delle attività economiche che esistono solo per produrre false fatturazioni e questo, oltre a danneggiare il fisco, danneggia anche chi opera nel rispetto delle regole». Particolarmente attiva, inoltre, la lotta delle forze dell'ordine al lavoro irregolare, con l'individuazione di caporali soprattutto nel settore agricolo.

GRANDI EVENTI E BODY CAM

Nel suo commento ai dati forniti dalla prefettura, il sindaco di Verona Sboarina si è voluto concentrare sui grandi eventi che sono stati organizzati l'anno scorso in città e in cui non si è verificato nessun problema di ordine pubblico. «L'ultimo in ordine di tempo è stato il capodanno in piazza Bra con 25mila persone e tutto è filato liscio dall'inizio alla fine - ha detto il sindaco - Ma ci sono stati grandi eventi fieristici e poi i 2 giugno, oltre alla Festa della Repubblica abbiamo dovuto gestire l'ultima tappa del Giro d'Italia e la partita dell'Hellas Verona. Il fatto che tutti i grandi eventi siano andati bene e che le presenze turistiche crescano e quindi aumenta il giro di persone in città, rende ancora più importante il fatto che i reati siano in calo».
E sugli eventi sportivi, il prefetto Cafagna ha annunciato una novità che presto sarà lanciata al Bentegodi. Gli steward che gireranno tra il pubblico dello stadio saranno dotati di bodycam. «In questo modo, potranno essere filmati gli episodi di violenza, ma anche quelli legati al razzismo e all'intolleranza».

CORONAVIRUS

Il Coronavirus non poteva essere contenuto nei dati sulla situazione dell'ordine e la sicurezza pubblica dell'anno scorso, dato che l'emergenza è scoppiata in Cina a gennaio 2020. Il prefetto ha però risposto alle domande sull'argomento, dicendo che c'è attenzione senza allarmismo. «Stiamo seguendo le indicazioni del Ministero della Salute - ha dichiarato Cafagna - In provincia di Verona non c'è nessun cittadino contagiato. Sono risultati negativi al Coronavirus anche coloro che hanno avuto dei contatti con i due turisti cinesi ancora ricoverati a Roma perché contagiati. I consigli per la popolazione sono quelli validi per evitare il contagio dal virus dell'influenza. La nostra attenzione è alta, ma non c'è nessun allarme».

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