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Cronaca San Zeno / Corso Castelvecchio

Rientro dei quadri di Castelvecchio. Rischio rinvio a tempo indeterminato

Il deputato PD Vincenzo D'Arienzo non ha avuto ancora una risposta ufficiale alla sua interrogazione, ma pare che Poroshenko non abbia tutta questa voglia di restituire le opere

Nessuna positiva sorpresa nel passato fine settimana. Quindi, quella che doveva essere la settimana decisiva per conoscere la data del rientro dei quadri rubati a Castelvecchio e ritrovati in Ucraina si è trasformata nella settimana dell'ennesimo rinvio. Ci sono infatti poche probabilità che in questi ultimi sette giorni di luglio si possa sapere quando le opere d'arte veronesi torneranno a casa.

Sono sempre più convinti delle loro idee coloro che avrebbero voluto riportare subito in Italia i quadri trafugati e la domanda di Michele Croce, candidato sindaco di Verona Pulita: "Ma siamo sicuri che Poroshenko ce li ridarà?", comincia ad avere un fondamento sempre più solido, soprattutto dopo le dichiarazioni fatte a L'Arena del deputato veronese del PD Vincenzo D'Arienzo.

D'Arienzo aveva interrogato il Governo proprio sul rientro delle opere di Castelvecchio. Nessuna risposta ufficiale è stata data, ma da quello che ha percepito il deputato democratico, pare che Poroshenko non abbia tutta questa voglia di restiture le tele recuperate nel maggio scorso e ancora conservate a Kiev.

Dietro questa storia c'è probabilmente qualcosa di più grande e se il Comune di Verona può farci poco, dovrebbe essere lo Stato a sollecitare con ogni mezzo il restituzione di ciò che è stato rubato ai cittadini veronesi.

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