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Cronaca

Crocefisso, i sindaci lanciano la crociata

In 60 firmano una lettera per il governo. Ma il Pd svuota i consigli comunali

Una lettera indirizzata al governo, firmata da sessanta sindaci veronesi che hanno tutta l’intenzione di salvare il crocefisso. Quel crocefisso che la Corte europea ha deciso di togliere dalle aule scolastiche sollevando un polverone di polemiche in tutta Italia. Venticinque comuni erano rappresentati questa mattina a Palazzo Barbieri per sottolineare la ferma posizione contro la decisione della Corte europea, “un organismo che si dimostra, in questo modo, sempre più distante dalla volontà e dalle radici culturali del Popolo italiano”, come appare scritto nella lettera sottoscritta dai sindaci.

L’iniziativa è nata a Grezzana, dove il sindaco Mauro Bellamoli ha convinto i primi cittadini dei Comuni limitrofi della vallata a sottoscrivere il documento. “Non poteva non estendersi pure agli altri Comuni - ha spiegato Bellamoli -: quello che la Corte europea ha fatto in realtà è una discriminazione, perchè ha messo da parte la storia e la tradizione di un intero popolo. Il nostro”. “Questi sindaci rappresentano centinaia di migliaia di veronesi - ha detto Flavio Tosi -. Questa lettera, quindi, non rappresenta solo un’iniziativa politica trasversale, ma il pensiero di un’intera comunità”. Ma il Pd minaccia di svuotare le aule consiliari: “Ho chiesto a tutti gli amministratori di non partecipare al voto in appoggio a simili iniziative - ha detto Giandomenico Allegri, segretario provinciale Pd -. Questo è un argomento molto serio, ma qui in realtà si tratta di semplice strumentalizzazione”. “Visto che ci tengono a questi valori - fa eco il consigliere provinciale del Pd Diego Zardini - perchè ogni giorno invece assistiamo a campagne xenofobe e razziste?".

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